martedì 14 dicembre 2010
Hey Greg!
In questo periodo della stagione cominciano i discorsi sui possibili nuovi head coach per il 2011. Vengono fuori i nomi dei soliti noti, Bill Cowher, Jon Gruden, Brian Billick e viene fuori anche la lista di assistant coach o interim head coach ritenuti pronti al grande salto, come Russ Grimm, offensive line coach di Arizona; Leslie Frazier, interim head coach di Minnesota; o Dom Capers, offensive coordinator di Green Bay, per citarne alcuni. Ma c'è un altro nome segnalatosi in questo 2010 che non è entrato ancora nel grande giro dei dibattiti di analisti e fans e che sarebbe invece da considerare. Forse non è ancora pronto. Però vale la pena studiarlo da vicino. Si tratta di Greg Olsen, offensive coordinator di Tampa. Promosso prima della scorsa stagione per sotituire il licenziato Jeff Jagodzinski, Olson ha guidato nel 2009 una offense che è progredita dal 2008. Le stats non sono state da offense di primo livello, ma il lavoro di Olsen è risultato notevole se si pensa che è entrato in carica 10 giorni prima dell'inizio della stagione 2009 e che doveva guidare un'unità reduce da una stagione nella quale aveva segnato 14 punti o meno in metà dei games di un'annata chiusa sul 3-13. Nel posto dove Joe Gibbs, futuro head coach capace di vincere 3 Super Bowls, finì ultimo in total offense nella sua unica stagione da offensive coordinator, Olsen ha contribuito questa stagione al radicale tournaround del team edizione 2010, giocando con un 22enne quarterback, un rookie tailback, un rookie defensive end che gioca come fullback, 2 rookie wide receivers ed una rookie left guard. Una offense fatta di gioventù e talento, dove Olsen chiama tendenzialmente più pass plays che runs, anche se l'OC sostiene che il suo primo obiettivo è quello di stabilizzare le runs. Tampa varia molto i suoi set, passando da giocare con 2 tight end set a farlo con 5 wide receiver. Olsen che ha mostrato fiducia nei suoi ragazzi, chiarendo le cose dall'inizio: la scorsa stagione, ad esempio, due quarterbacks veterani come Byron Leftwich e Luke McCown combattevano per la posizione di starting quarterback. Questa stagione invece ci sono un chiaro No. 1 in Josh Freeman ed un chiaro No. 2 in Josh Johnson. Olsen è esperto di quarterbacks, avendo lavorato con Drew Brees ai Rams e con Jeff Garcia nel 2001 ai 49ers, in una delle sue stagioni più produttive. Un Olsen quindi che è finito al posto giusto nel momento giusto.
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