venerdì 29 ottobre 2010

In difesa di Mike Martz

ESPN.com ha messo online un interessante articolo che fa il punto sulle situazioni delle squadre in crisi in questa prima parte della stagione. Teams nel mirino della critica. In realtà, nonostante il loro 4-3 e la posizione nella NFC North, fra le squadre criticare ci sono anche i Chicago Bears. In particolare la loro offense, 19° sui passes e 29° nelle runs. E, ancora più nello specifico, a finire sotto le critiche di fans e media è stato l'offensive coordinator, Mike Martz. Martz viene accusato di non sfruttare e proteggere a dovere il quarterback Jay Cutler, fino ad ora 7 touchdowns e 7 INTs, con 27 sacks subiti. Ma il problema è che Cutler opera dietro una debole offensive line. Martz ha anche cercato di diminuire gli step del suo quarterback, operando con 3 e 5 passi invece dei 7 che l'OC ama utilizzare nelle sue offense. Inoltre, contrariamente a quanto ci si aspetterebbe, data la sua reputazione, Martz sui 425 snaps giocati per 389 ha chiamato due formazioni, con 3 wide receivers e con 2 tight ends, secondo ESPN Stats and Information. Nonostante quindi scelte di formazioni piuttosto standard, la O-line non ha protetto il proprio quarterback. L'OL coach Mike Tice ha iniziato la stagione con il left tackle Chris Williams, la left guard Roberto Garza, il centro Olin Kreutz, la right guard Lance Louis ed il right tackle Frank Omyale. Poi Garza si è infortunato e Omiyale e Chris Williams sono finti come left tackle e left guard con Edwin Williams ed il rookie J'Marcus Webb a destra. La offensive line è inesperta ed ha problemi ad assorbire i 37 schemi di protezione che Tice ha installato. Offensive line debole e confusa quindi, che ha prodotto molti sakcs, così i Bears si sono trovati a giocare spesso 3° e lungo, finendo ultimi nella NFL in third-down efficiency (17.9 percento). Alcuni affermano che con questa offensive line Martz dovrebbe cercare un maggior equilibrio fra passes e runs: per fare due esempi, contro Seattle il rapporto pass-run è stato di 39 a 12 e di 40 passes a 15 runs contro i Redskins. Ma quando si è ingaggiato Martz, si sapeva che tipo di coach e di mentalità si andavano a prendere. Non era più semplice cambiare giocatori per adattare il sistema a Martz o scegliere un OC più in linea con il personale a disposizione, se questo è il problema?

giovedì 28 ottobre 2010

Scouting della offense di Oregon

"E' così diversa da tutte quelle per le quali tu ti sia mai preparato prima,'' ha detto Lane Kiffin, coach di USC. Da Jon Gruden, ex NFL head coach, all'head coach di Boise State, Chris Petersen a Kevin Wilson, offensive coordinator di Oklahoma, tutti sono rimasti impressionati dalla no-huddle offense di Chip Kelly, head coach di Oregon. Ma la offense di Kelly non è soltanto una no-huddle. E' una no-huddle che accentua la velocità di raggruppamento ed esecuzione. Negli allenamenti, gli wide receivers imparano a correre velocemente verso l'huddle alla fine di un play. Dopo ogni gioco corrono verso un coach vestito da arbitro, per abituarsi a consegnare velocemente il pallone, in vista della prossima azione. La velocità è la chiave. Eseguire velocemente. Ad esempio, Oregon ha eseguito 95 offensive plays contro New Mexico tenendo il pallone per 32:40, con una media di 20 secondi per play. Per aumentare la velocità di chiamata dei plays, i Ducks utilizzano 4 foto dalla sidelines, che servono appunto a chiamare i giochi più velocemente di quanto facciano i tradizionali segnali.

mercoledì 27 ottobre 2010

E' tempo di Smith...l'altro!

Con il quarterback Alex Smith fuori causa per un infortunio alla spalla, i San Francisco 49ers hanno deciso di promuovere a starter Troy Smith. L'head coach Mike Singletary ha annunciato ufficialmente che l'ex Heisman Trophy giocherà al posto di Alex Smith. Cosa significa questa scelta? Che i San Francisco 49ers non sono convinti di David Carr, avendo preferito puntare su l'ex quarterback di Ohio State dopo la prova di Carr contro Carolina. San Francisco ha deciso di dare fiducia a Troy Smith forse per disperazione o forse perché convinti dall'assistant coach Mike Johnson, che ha lavorato con Smith a Baltimore e che è stato da poco promosso da quarterbacks coach ad offensive coordinator dei 49ers. Troy Smith nelle ultime 3 stagioni con Baltimore ha avuto soltanto 2 starts nel 2007 con 5 su 9 per 24 yards e 1 INT. Considerato al massimo un buon backup, Smith ha comunque leadership e qualità atletiche non indifferenti. Inoltre conosce bene la offense e la sua mobilità potrebbe dare a San Francisco qualche opzione in più. Smith è stato attivo in tutti e 7 i games di questa stagione .

martedì 26 ottobre 2010

Dentro la questione Favre

Brett Favre si è infortunato: il 41enne quarterback di Minnesota ha una frattura da stress alla caviglia sinistra che l'ESPN medical analyst Dr. Michael Kaplan, pur non avendo visitato Favre, ma avendo avuto notizia del tipo di infortunio, ha descritto ad Adam Schefter di ESPN come seria. L'infortunio è soltanto l'ultimo dei problemi che stanno danneggiando la stagione di Favre. Tornato come il salvatore della Patria, l'uomo che, dopo la ottima scorsa stagione, avrebbe dovuto portare finalmente Minnesota al SuperBowl, Favre ha invece visto questo inizio di stagione pieno di guai, fuori e dentro al campo. Per restare a questi ultimi, un problema è la relazione con l'head coach Brad Childress , che lo ha criticato dopo i 3 INTs lanciati contro i Packers. Come notato giustamente da Tom Powers del St. Paul Pioneer Press, Childress ha puntualizzato come il quarterback debba giocare dentro il sistema e come la cosa più importante sia il prendersi cura del pallone. Per Childress, quando Minnesota lo ha fatto ha prodotto 2 vittorie, quando non lo ha fatto, sono arrivate le 4 sconfitte. Favre ha lanciato 10 INTs e prodotto 4 fumbles questa stagione, chiaramente contravvenendo alle aspettative di Childress. La offense di Minnesota contro i Packers sembrava costruita, sottolinea Powers, più per minimizzare i turnovers di Favre che per ottimizzare le sue qualità. Ecco spiegati i pochi e corti passes inizialmente lanciati da Favre. Childress e Favre sono in sintonia? Ultimamente Favre ha ignorato il wide receiver No. 1 nei suoi play, il tight end Visante Shiancoe contro i Miami Dolphins ed il wide receiver Percy Harvin contro i Packers per andare con passes lunghi finiti in intercetti. Errori di valutazione o scelte cambiate rispetto alle chiamate offensive?

lunedì 25 ottobre 2010

Rumors dalla Bay

Mentre San Franciso si prepara a sostenere i San Francisco Giants, impegnati nelle World Series contro i Texas Rangers, la franchigia di football della città sta vivendo momenti neri. I 49ers sono ultimi nella NFC West a 1-6 dopo aver perso 23-20 con i Carolina Panthers, fino ad ieri senza vittorie. Secondo Comcast SportsNet Bay Area, il team owner John York ed il team president Jed York avrebbero espresso privatamente il proprio disappunto per il modo in cui il coaching staff sta guidando il team. Cominciano a circolare voci di un possibile licenziamento dell'head coach
Mike Singletary a stagione in corso. Singletary aveva firmato per 4 stagioni dopo aver postato un record di 5-4 nel 2008 come interim coach. Ma i 49ers sono stati 8-8 la scorsa stagione e sono partiti, come detto, 1-6 in questa, al di sotto delle aspettative di preseason. A Singeltary vengono imputate diverse decisioni, a partire dalla situazione creata a quarterback: il coach ha deciso in preseason di andare con Alex Smith come indiscutibile starter, liberando Shaun Hill. Hill che ha provato di essere un valido backup quarterback. Coach Mike Singletary si è invece affidato come No. 2 a David Carr, che ha completato soltanto 5 passes ed ha lanciato un INT decisivo ieri. Smith che comunque viene da una stagione deludente: anche domenica, prima di uscire per infortunio, era 9-19...Anche se il quarterback non è l'unica situazione critica del team, Singletary deve cominciare da quella se vuole salvare il posto. Si parla di Troy Smith o Nate Davis come starter nel prossimo game ma non è detto che Singletary non vada ancora con Carr se Smith non sarà recuperato. Comunque l'intera offense è stata deludente, con l'aggiunta di false starts da parte della offensive line, dove i rookies right tackle Anthony Davis e la left guard Mike Iupati hanno avuto una giornata difficile.

Bengals nel pantano

I Cincinnati Benglas sono uno dei teams più deludenti di questo inizio di stagione. Dati per quasi sicuri ai playoff, con speranze di andare avanti, dopo la socnfitta 39-32 contro gli Atlanta Falcons i Bengals si ritrovano in una posizione deficitaria. Con Steelers (5-1) e Baltimore (5-2) avanti nella AFC North division, i Bengals (2-4) sono costretti ad inseguire e dovranno cercando di limitare molto gli errori che fino a qui hanno contraddistinto la stagione di Cincinnati. Le partite vanno finite: contro Tampa Bay un intercetto, contro Atlanta un fumble dopo un comeback di 21 punti hanno deciso la partita. Il team è costruito per correre ma almeno ieri ha dimostrato di poter lanciare, con Carson Palmer a 36 su 50 per 412 yards e 3 TDs. Ma la offense non nasconde ii problemi nella defense, come invece si pensava in preseason. I Bengals hanno comunque problemi anche in attacco: Palmer si è lamentato per la mancanza di comunicazione fra quarterback e wide receivers e per le tracce sbagliate corse da questi ultimi. Penalties, turnovers e decisioni discutibili del coaching staff stanno rovinando fino ad ora la stagione. Errori mentali che sono saltati all'occhio anche in varie occasioni contro Atlanta, come quando i Bengals, per due volte, si sono trovati con 12 uomini in campo o come quando l'offensive tackle Andre Smith non ha capito il conteggio allo snap ricevendo 2 penalità per false starts. O come quando Chad Ochocinco ha droppato un pallone nel primo tempo. La defense è un problema ma non il solo: lo starting quarterback Palmer ha lanciato 3 INTs contro Tampa per un totale di 6 fino ad ora. La offense non ha una chiara identità: è una squadra preparata per correre, con le runs che devono aprire il gioco sui passes o viceversa? L'head coach Marvin Lewis, il 2009 NFL Coach of the Year, è all'ultimo anno di contratto ed anche se i Bengals sotto Lewis hanno guadagnato quel rispetto perso in molte deludenti stagioni precedenti, non è detto che Lewis venga confermato per la prossima stagione, anche se bisognerebbe vedere con chi sostituirlo.

venerdì 22 ottobre 2010

A true Miner

I Miners sono a 5-2 dopo la scorsa stagione chiusa a 4-8: UTEP è quindi vicina ad un bowl game per la prima volta dal 2005. Alla guida di UTEP, il quarterback Trevor Vittatoe, 7° giocatore nella storia della Conference USA a lanciare per 10,000 yards ed all-time leader del programma in touchdown passes (89), passing yards (11,260) e total offense (11,117). UTEP poteva centrare la 6° vittoria stagionale contro UAB la scorsa settimana ma ha perso 21-6. Fondamentale è il recupero fisico di Vittatoe, infortunato a spalla e caviglia la scorsa setitmana. Trevor Vittatoe ha 11,429 passing yards in carriera, 20° di tutti i tempi nella NCAA, appena dietro Gino Guidugli di Cincinnati, David Greene di Georgia e Brady Quinn di Notre Dame. La scorsa stagione Vittatoe ha lanciato per 3,308 yards con 17 TDs e 13 INTs. In questa, con Donald Bruckram come running back, UTEP ha un'arma in più per migliorare.

martedì 19 ottobre 2010

Tebow package

Tim Tebow deve ancora lanciare un pass nella NFL. Ma le cose potrebbero cambiare. L'head coach di Denver, Josh McDaniels, ha dichiarato di non essere contrario all'idea che il backup rookie lanci il pallone in alcuni offensive packages. Tebow domenica ha segnato su una corsa da 5-yard contro i Jets, totalizzando 6 corse per 23 yards. In totale, Tebow domenica ha giocato 2 snaps in ogni quarto, per un totale di 8 snaps. Tutti questi snap sono stati giocati in speciali pachetti offensivi, dove lo starting quarterback Kyle Orton è stato allineato come wide receiver e dove Tebow ha o dato il pallone al running back o corso in prima persona. I pacchetti con Tebow sono stati dunque tutti pacchetti basati sulla corsa. In 7 degli 8 snaps di Tebow, i Broncos hanno cambiato la loro offensive line, aumentando la copertura sul lato destro, con lo spostamento del left tackle Ryan Clady sulla destra accanto al rookie Zane Beadles e con il tight end Daniel Graham come ultimo a sinistra accanto alla guardia Russ Hochstein. Non è stato mai utilizzato più di un wide receiver, escludendo Orton, mentre nell'azione del touchdown di Tebow c'erano 3 tight ends ed il fullback Spencer Larsen. E' chiaro che anche McDaniels sa bene che il Tebow package sarà tanto più efficace quanto più Denver potrà rendere Tebow pericoloso per le defenses avversarie anche attraverso i lanci.







domenica 17 ottobre 2010

Crollo di un programma

Minnesota ha licenziato l'head coach Tim Brewster, dopo la sconfitta dei Golden Gophers contro Purdue per 28-17 che ha portato il team al record di 1-6. Brewster è 15-30 a Minnesota, con 6-21 nella Big Ten. L'athletic director Joel Maturi ed il programma hanno quindi optato per questa decisione. Brewster aveva firmato un prolungamento di contratto a gennaio e riceverà un buyout da $600,000. A Minnesota dal 2007, Brewster, ex tight ends coach con i Denver Broncos nella NFL, era alla sua prima esperienza come college head coach. Cosa ha pagato Brewster? Per cominciare, le aspettative. All'arrivo a Minnesota, Brewster aveva cominciato a parlare addirittura di arrivare al Rose Bowl. Grande reclutatore a North Carolina e Texas, Brewster ha messo insieme delle classi di ottima qualità nelle preseason, ma che poi non sono riuscite a dare quanto atteso durante le regular seasons. Altro problema l'instabilità del coaching staff, a partire dal licenziamento dell'offensive coordinator Mike Dunbar nel 2008 con il passaggio dalla spread offense ad una pro-style, fino all'arrivo di Jedd Fisch, partito dopo soltanto una stagione con conseguente ennesimo cambio di offensive coordinator. In 4 stagioni con i Gophers, Brewster ha avuto 6 diversi coordinators fra offense e defense. Gli alti ed i bassi sono stati all'ordine del giorno:Brewster chiuse la prima stagione 1-11, con 0-8 nella Big Ten, perdendo contro North Dakota State. Poi sono arrivati 2 bowl games, ma entrambi persi. Ora si pensa al futuro. Minnesota sogna un big name come prossimo head coach, dall'ex alunno Tony Dungy, agli ex assistants Kevin Sumlin o Mike Leach. Ipotesi più realistiche vedono in prima linea l'head coach dei Montreal Alouettes della CFL, Marc Trestman e l'ex head coach di Iowa State, Dan McCarney. Per Tom Dienhart, esperto di college football per Rivals e Yahoo, il defensive coordinator dei Vikings, Leslie Frazier, sarebbe interessato al posto.

3 cadute

Cade Florida in casa contro Mississippi State, per 10-7. Una curiosità: l'ultima volta che i Gators (4-3, 2-3) hanno perso contro Mississippi State, nel 2004, l'head coach, Ron Zook, venne licenziato. Urban Meyer non rischia ma i fans di Florida vorrebbero veder cadere l'offensive coordinator Steve Addazio.

Sconfitta 31-18 da Wisconsin la No. 1 Ohio State, lasciando ad oggi TCU, Oklahoma, Auburn, LSU, Michigan State, Utah, Oklahoma State, Nevada e Missouri come teams imbattuti. Gli special teams di Ohio State sono ancora nell'occhio del ciclone, dopo aver concesso un kickoff return touchdown da 97-yard per aprire il game. Per la quarta stagione consecutiva i Buckeyes hanno perso almeno un game nella regular season e per la terza volta in questo periodo lo hanno fatto contro un team sfavorito alla vigilia.

South Carolina passa dall'aver battuto lo scorso week la No. 1 Alabama alla sconfitta 31-28 contro Kentucky. Una sconfitta simile a quella subita da USC nel 1984, quando una vittoria contro Navy avrebbe lanciato South Carolina nella corsa per il national championship. Una vittoria contro i Wildcats avrebbe ieri messo i Gamecocks in posizione di vantaggio per il titolo della SEC East Division.


venerdì 15 ottobre 2010

Chi comanda?

I 49ers vengono da un record iniziale di 0-5 dopo essere partiti nella preseson come favoriti per vincere una debole NFC West. Nonostante le dichiarazioni di Jed York sulle possibilità di vincere la division, i 49ers si preparano a giocare contro i rivali della Bay - Area degli Oakland Raiders in un momento molto difficile. E con una domanda in testa: chi comanda sulla sideline? Secondo Mark Kreidler di ESPN.com, infatti, l'head coach Mike Singletary non avrebbe più tanto potere nel team, superato in questo dai giocatori. Ne sarebbe una riprova la conferma di Alex Smith come starting quarterback. Nonostante i 9 INTs ed i 3 fumbles, Alex Smith resta la starting quarterback non tanto per mancanza di alternative, quando per il supporto dei compagni. Contro Philadelphia, il backup quarterback David Carr stava per entrare quando alcuni giocatori dei 49ers avrebbero fatto capire a Singletary di volere ancora Smith in campo. Sia il tight end Vernon Davis che il running back Frank Gore hanno ammesso di volere in campo Smith.

giovedì 14 ottobre 2010

Mid - season quarterbacks report

Non ci sono soltanto Ryan Mallet di Arkansas o Andrew Luck di Stanford o Ricky Stanzi di Iowa o Joshua Nesbitt di Georgia o Denard Robinson di Michigan o Cam Newton di Auburn o Kellen Moore di Boise State o Terrelle Pryor di Ohio State. Altri quarterbacks sono usciti fuori in questa prima metà della stagione: prospetti da seguire. Come Robert Griffin di Baylor. Griffin è un candidato al titolo di Big 12 Offensive Player of the Year. In 2 weeks consecutivi ha lanciati per 380 e 384 yards, dimostrandosi maturato come passer, aggiungendo a questo le sue note qualità atletiche. Taylor Martinez, redshirt freshman a Nebraska, ha 12 rushing touchdowns di cui 5 più lunghi di 35 yards. Martinez guida una delle migliori offense del Paese. Adam Weber, senior spesso criticato a Minnesota, 12 TDs e 4 INTs, sta producendo, con 1,448 passing yards. Soltanto 13 touchdowns nella scorsa stagione, Weber ha avuto un sensibile miglioramento. Il junior quarterback Dan Persa è 4° a livello nazionale in passer rating (173.3) con una percentuale di completi incredibile (78 percento), frutto di 138 su177 completi per 1,663 yards con 10 touchdowns e soltanto 2 INTs. Persa guida benissimo la offense basata sui passaggi corti di Northwestern ed ha anche corso per 295 yards e 3 touchdowns. Andy Dalton a TCU è stato incostante a volte ma ora è 92-138 per 1,177 yards con 9 touchdowns e 4 INTs con anche 512 yards su corsa e 3 touchdowns. Con soltanto 3 sacks subiti, Dalton ha guidato TCU ad una partenza 6-0 per la 4° volta in 11 stagioni, in attesa degli scontri con Air Force il 23 ottobre e con Utah il 6 novembre. Colin Kaepernick deve ancora dimostrare di non essere un quarterback di sistema. Intanto il senior è No. 6 nel Paese in total offense con 1,960 yards ed ha anche 19 touchdowns. La sua percentuale di completi, 71 percento, con soltanto 3 INTs ed il suo fisico, 6-6 per 225 lbs, ne fanno un prospetto da seguire. Tim Jefferson guida la grande offense di Air Force soprattutto con le corse, 7 rushing touchdowns ed ogni tanto passando, con 663 yards e 5 touchdowns. Chandler Harnish, negli ultimi 2 games di Northern Illinois ha completato 36 su 45 passes per 492 yards con 5 touchdowns con 0 INTs. Appena un sophomore, soltanto 6-0 per 204 lbs, Trent Steelman ha realizzato 11 total touchdowns questa stagione, correndo per 355 yards e diventando il più vincente starting quarterback di Army dal 1997. Kyle Padron ha lanciato per 1,564 yards, 16 touchdowns e 4 INTs a SMU, nonostante una pessima offensive line.

mercoledì 13 ottobre 2010

49ers

Forse è giunto il momento per i San Francisco 49ers di prendere esempio dagli Oakland Raiders, come suggerisce Ann Killion di Sportsillustrated. A 0-5, è tempo di guardare al futuro. I Raiders lo hanno fatto in questa stagione, tagliando i legami con l'ex quarterback JaMarcus Russell nell'ultima offseason. I 49ers, di contro, hanno scommesso su Alex Smith. Dopo 6 stagioni da quando Smith è stato scelto come No. 1 al draft, si può affermare che la scommessa non ha ancora ripagato la fiducia del team. Certamente non è tutta colpa di Smith se nelle ultime stagioni i 49ers non hanno prodotto. E non è tutta colpta di Smith se sono partiti con questo record. La offensive line dei Niners non ha tenuto i pass rushers lontani da Smith, che ha subito 10 sacks ed è stato costretto a lanciare 41 passes sotto pressione in 5 games. Smith ha commesso degli errori, a volte lanciadno con fretta, ma statistiche alla mano ha lanciato decentemente quando ha avuto il tempo per farlo. E' però innegabile come Smith non sia stato quel quarterbackk franchigia che ci si aspettava. L'head coach Mike Singletary lo ha confermato come starter ma più che una scelta ben precisa per il futuro questa sembra essere una fiducia a tempo. Cosa dopo Smith? Tanto per cominciare, ci sono i backups David Carr e Troy Smith. E' chiaro che Singletary non vuole immediatamente cambiare perché non ha molta fiducia in Carr e Troy Smith. Eppure un cambio potrebbe essere una soluzione da provarsi, non tanto perché Carr o Troy Smith potrebbero risollevare la stagione dei 49ers, quanto per provare su chi sarà possibile fare affidamento nel futuro prossimo, in attesa del draft, dove i fans non dovrebbero vedere malissimo l'arrivo del quarterback di Stanford, Andrew Luck.