giovedì 12 gennaio 2012

Gli amici degli amici

Come previsto, Hue Jackson non è più l'head coach degli Oakland Raiders.  Il nuovo GM Reggie McKenzie ha licenziato Jackson perché il team è arrivato 8-8 perdendo all'ultimo game la possibilità di accedere ai playoffs e nonostante il fatto che McKenzie e Jackson abbiano lo stesso agente, Kennard McGuire. E' normale nella NFL che un nuovo GM cominci il suo lavoro ingaggiando un head coach a lui gradito, che sia una sua diretta scelta e McKenzie ha semplicemente fatto quello che era atteso. Per altro, Jackson non ha incolpato l'amico McKenzie ma il nuovo owner Mark Davis della decisione. Quello che lascia perplessi ad Oakland è il modo in cui la franchigia verrà condotta nell'era post Al Davis ed il fatto che Jackson, arrivato nella Baia nel 2010, abbia comunque fatto bene prima come offensive coordinator e poi come head coach. Le critiche rivolte alla squadra dopo la sconfitta contro i Chargers, che ha escluso i Raiders dalla post-seaosn, non devono trarre in inganno: Jackson non aveva perso lo spogliatoio. E neanche le richieste fatte da Jackson a fine partita sulla volontà di avere maggior potere interno alla franchigia sono state di per sé un fattore scatenante della crisi. Jackson chiedeva semplicemente di poter avere la decisione finale sul coaching staff, in particolare sull'ingaggio del prossimo defensive coordinator, una libertà che con Al Davis non era possibile avere ed un controllo su una posizione come quella di DC che spesso era sotto la tutela di Al Davis, pesantemente coinvolto nella gestione della defense dei Raiders. Semplicemente, Jackson e Mark Davis non erano sulla stessa lunghezza donda. E Davis e McKenzie hanno insieme deciso il destino di Jackson. Dopo la morte di Al Davis, Jackson è sembrato l'uomo franchigia di Oakland, calandosi in un ruolo da front-office che forse non molti volevano concedere all'head coach. In questo si innesta la questione della trade per Carson Palmer. Chi l'ha voluta? Jackson ha detto che non è stata una sua diretta decisione. Ma per media e fans è Jackson che ha fatto la trade per Palmer, 16 INTs e 13 touchdowns per Oakland. Palmer ha avuto una stagione così così ma senza di lui siamo sicuri che i Raiders sarebbero rimasti in corsa per la post-season fino all'ultimo, con Jason Campbell infortunato? Ora Palmer avrà una intera offseason per acclimatarsi alla offense di Oakland. Ma Jackson non ne raccoglierà i frutti. McKenzie comincerà subito il giro di interviste per il prossimo head coach. Dai primi nomi, i Raiders sembrano intenzionati ad avere un head coach difensivo per la prima volta dall'ingaggio di John Madden nei primi anni '70. Secondo Chris Mortensen di ESPN, il primo coach intervistato sarà l'ex interim head coach di Dolphins, Todd Bowles. Ma la maggior parte dei media ritiene che il favorito per la posizione si trovi in Wisconsin, con McKenzie pronto a pescare fra gli assistant coaches dei Packers. Il linebackers coach Winston Moss, il secondary coach Darren Perry e forse anche il quarterbacks coach Tom Clements potrebbero essere tutti intervistati. Chiunque verrà scelto, bisognerà cercare di dare stabilità ad una franchigia che nelle ultime stagioni, con i vari Lane Kiffin, Tom Cable e Hue Jackson ne ha vista ben poca. Se il nome verrà scelto fra gli assistant coaches dei Packers, è probabile che verrà fatto il passaggio alla 3-4 defense utilizzata da Green Bay, come anche Jackson aveva dichiarato di voler fare.

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