mercoledì 4 gennaio 2012

Dirigenti a casa

E ora? Chi se lo aspettava? Nella settimana tradizionalmente dedicata ai licenziamenti degli head coaches, hanno fatto rumore due cambi dirigenziali. Entrambi inattesi. Bill e Chris Polian, vice chairman e Gm dei Colts, sono stati licenziato dall'owner Jim Irsay dopo una stagione disastrosa. Per ora resta al suo posto l'head coach Jim Caldwell, anche se la sua conferma non è ad oggi scontata. I risultati e la voglia di Irsay di iniziare una nuova stagione hanno determinato la fine del rapporto con i Polian. Irsay ritiene di essere alla fine di un ciclo e di dover ricostruire i Colts, proprio come venne fatto nel draft del 1988, quando la franchigia cominciò a costruirsi un futuro vincente scegliendo Peyton Manning e non Ryan Leaf come franchise quarterback. Ed anche questa volta dal quarterback i Colts dovrebbero ripartire, con la possibilità di sceglie Andrew Luck da Stanford nel prossimo draft e con il futuro di Peyton Manning quanto mai in dubbio. Soltanto che, questa volta, Irsay non ha voluto affidare la ricostruzione allo stesso uomo che l'aveva portata avanti in quel 1998. Il tempo, l'usura dei rapporti, il fatto che Bill Polian, in Curtis Painter, non sia stato in grado di trovare un valido backup a Manning, hanno contriubito alla fine del rapporto di lavoro.  Vedremo chi arriverà come nuovo GM: le storylines da seguire a Indy saranno molte, dal futuro di Manning e Caldwell a come verranno riassemblati roster e coaching staff. E Bill Polian? Cosa farà? Il ritiro è una opzione anche se i media di Chicago spingono per il suo arrivo ai Bears, che nel frattempo hanno deciso di sollevare dall'incarico il GM Jerry Angelo, primo movimento di una vasta rifondazione che toccherà anche il coaching staff, dove comunque l'head coach Lovie Smith è stato confermato. Sembra che la decisione di licenziare Angelo sia stata presa dal president e CEO Ted Phillips, con l'ovvio appoggio dei McCaskey, che avrebbeo delegato a Phillips il potere decisionale nella nuova struttura che stanno organizzando. Ora  la McCaskey family e Phillips dovranno trovare qualcuno che possa lavorare fianco a fianco con Smith. Difficilmente infatti nella NFL funzionano i rapporti a due fra GM ed head coach quando il GM in carica non è la persona che ha direttamente ingaggiato l'head coach.  Per questo nelle ultime ore un nome che è circolato come possibile sostituto di Angelo è quello del director of player personnel Tim Ruskell, già in organico. Ma secondo Kevin Seifert di ESPN.com è difficile che i Bears, che cominceranno una nuova era sotto la guida di George McCaskey a capo della franchigia della famiglia, vadano ad assumere un tradizionale GM come Ruskell, che non darebbe il senso di una novità. Inoltre Ruskell è molto amico di Angelo, che lo ha voluto nell'organizzazione nel 2010 e quindi non è detto che accetterebbe. Infine, Ruskell nella precedente esperienza dirigenziale, cinque stagioni come president of football operations dei Seattle Seahawks, non è che abbia prodotto molti buoni risultati. In ascesa la candidatura del director of football operations dei Packers, Reggie McKenzie, legato a Lovie Smith. Altri nomi sono Sheldon White dei Lions, Les Snead dei Falcons, Steve Keim dei Cardinals e Eric DeCosta di Baltimore. Quello che sorprende di più dei due movimenti è stato quello dei Colts, che sembravano legati a doppio filo a Polian. Stupisce però anche la decisione dei Bears,   una dei team più stabili a livello dirigenziale di tutta la NFL, da 11 stagioni legati ad Angelo. Il record dalla loro ultima apparizione al Super Bowl, il fallimento delle firme dei free-agent Chester Taylor e Brandon Manumaleuna, costati ai  McCaskey circa $12 milioni per nesusna produzine, sono stati più forti del legame storico.

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