martedì 9 novembre 2010

Finisce l'era Phillips

L'owner e general manager dei Dallas Cowboys, Jerry Jones, proclamando la necessità di un 'culture change' al Valley Ranch, ha preso la decisione attesa da molti dopo la batosta 45-7 subita contro Green Bay, vale a dire il licenziamento dell'head coach Wade Phillips. Per Phillips è la fine di questa sua esperienza a Dallas, conclusa con un record di 35-23, 2 titoli della NFC East e la prima vittoria dei Cowboys ai playoff dal 1996. L'attuale record totale di Phillips come head coach è di 83-65. Cosa è andato storto per convincere Jerry Jones, che non aveva mai prima d'ora licenziato un coach in-season, a cambiare l'head coach? Tutto. Gli ultimi 5 games dei Cowboys, durante i quali il rapporto punti subiti - punti fatti recita 179-107, ha agevolato la decisione di Jones di licenziare un Phillips del quale si metteva anche in dubbio, forse non a torto, la capacità di guidare una squadra che sembrava non seguirlo ormai più. Giocatori con la testa altrove, come dimostrato dagli errori commessi in questa stagione, dai tackes mancati, ai muffed punts, ai fumble concessi. Ora tocca all'interim head coach, l'uomo che da sempre Jerry Jones voleva alla guida del suo team, Jason Garrett, offensive coordinator dal 2007. Garrett era l'head coach- in waiting del team e per questo aveva in passato rifiutato offerte per diventare head coach fatte da Atlanta Falcons e Baltimore Ravens dopo la stagione 2007, conclusa dai Cowboys 13-3. Jones lo aveva confermato per $3 milioni in attesa di farne il successore di Phillips. Garrett era stato anche intervistato dai Rams nel 2009 per la posizione di head coach, prima della scelta fatta da St. Louis a favore di Steve Spagnuolo. Garrett, dopo la stagione 2007, non è stato immune da critiche e non è più considerato un genio come lo era allora. I Cowboys sono 10° in total offense questa stagione, 4° in passing offense, ma hanno segnato appena 20.1 punti per game. Tuttavia, sembra che sarà soltanto Garrett a poter perdere il lavoro come head coach della prossima stagione se dovesse far male nelle restanti partite dei Cowboys. Cowboys che comuque, in ottemperanza alla Rooney Rule, dovranno intervistare almeno un candidato di minoranza etnica prima di assegnare definitivamente la posizione per la prossima stagione. Chi sono altri possibili candidati? Tenuto conto del fatto che Jones è un owner che vuole avere l'ultima decisione sulla composizione del roster, fra i candidati possibili nominati dalla stampa americana troviamo Jon Gruden, ex Tampa ed Oakland, che potrebbe restare a fare il commentatore anche nel 2012 ma che, dovesse invece decidere di rientrare, potrebbe avere un'offerta da Jones (e forse anche da Mike Holmgren dei Browns, dipendendo da come finirà la stagione di Cleveland). John Fox è un altro nome buono, un vincente che non chiede il controllo sul personale giocatori, all'ultimo anno di contratto con i Panthers. Altro possibile head coach in scadenza di contratto, è Marvin Lewis dei Bengals. Sempre da Cincinnati è Mike Zimmer, defensive coordinator, già nella stessa posizione a Dallas. Pur lavorando soprattutto in una 4-3 defense, Zimmer è uno dei favoriti di Jones.
Jim Harbaugh, head coach di Stanford, fratello di John Harbaugh, head coach dei Ravens, rappresenterebbe la novità: Jim Harbaugh è l'head coach che ha trasformato Stanford in un programma da top-25.


2 commenti:

  1. Scusa, cosa vuole dire che "dovranno intervistare almeno un candidato di minoranza etnica"?
    Mike Zimmer, se lavora su una 4-3 defense, non dovrebbe avere problemi a Dallas visto che i Cowboys utilizzano una 3-4?
    Grazie e ciao.

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  2. Ciao. Ho lasciato un pur...sorry! Secondo la Rooney rule quando si sceglie un nuovo head coach i proprietari devono intervistare almeno un coach appartenente ad una minoranza etnica, ad esempio devono intervistare almeno un coach di colore.

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