domenica 17 ottobre 2010

Crollo di un programma

Minnesota ha licenziato l'head coach Tim Brewster, dopo la sconfitta dei Golden Gophers contro Purdue per 28-17 che ha portato il team al record di 1-6. Brewster è 15-30 a Minnesota, con 6-21 nella Big Ten. L'athletic director Joel Maturi ed il programma hanno quindi optato per questa decisione. Brewster aveva firmato un prolungamento di contratto a gennaio e riceverà un buyout da $600,000. A Minnesota dal 2007, Brewster, ex tight ends coach con i Denver Broncos nella NFL, era alla sua prima esperienza come college head coach. Cosa ha pagato Brewster? Per cominciare, le aspettative. All'arrivo a Minnesota, Brewster aveva cominciato a parlare addirittura di arrivare al Rose Bowl. Grande reclutatore a North Carolina e Texas, Brewster ha messo insieme delle classi di ottima qualità nelle preseason, ma che poi non sono riuscite a dare quanto atteso durante le regular seasons. Altro problema l'instabilità del coaching staff, a partire dal licenziamento dell'offensive coordinator Mike Dunbar nel 2008 con il passaggio dalla spread offense ad una pro-style, fino all'arrivo di Jedd Fisch, partito dopo soltanto una stagione con conseguente ennesimo cambio di offensive coordinator. In 4 stagioni con i Gophers, Brewster ha avuto 6 diversi coordinators fra offense e defense. Gli alti ed i bassi sono stati all'ordine del giorno:Brewster chiuse la prima stagione 1-11, con 0-8 nella Big Ten, perdendo contro North Dakota State. Poi sono arrivati 2 bowl games, ma entrambi persi. Ora si pensa al futuro. Minnesota sogna un big name come prossimo head coach, dall'ex alunno Tony Dungy, agli ex assistants Kevin Sumlin o Mike Leach. Ipotesi più realistiche vedono in prima linea l'head coach dei Montreal Alouettes della CFL, Marc Trestman e l'ex head coach di Iowa State, Dan McCarney. Per Tom Dienhart, esperto di college football per Rivals e Yahoo, il defensive coordinator dei Vikings, Leslie Frazier, sarebbe interessato al posto.

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