sabato 2 giugno 2012

Steel City Hero

A volte non importa aver vinto per entrare nei cuori dei fans. A volte dare tutto sul campo può bastare. E se a questo viene aggiunta la decisione di ritirarsi con la maglia del team amato, ecco che le porte della memoria devono per forza essere aperte per questi giocatori. Kordell Stewart ha alzato la cornetta del telefono ed ha deciso di riempire il foglio di ritiro della NFL. La decisione di Stewart viene molte stagioni dopo le ultime due nelle quali è stato parte attiva di un roster NFL. Queste ultime stagioni pro risalgono infatti al periodo 2004-05 con Baltimore. Ma Stewart ha deciso di non ritirarsi come un Raven ma come un membro degli Steelers. Pittsburgh è stata la sua casa da quando, nella metà degli anni '90 il popolare "Slash" arrivò per giocare come part-time quarterback, part-time running back, part-time wide receiver...ma di certo esaltando i fans. I suoi highs nel 1996, quando guidò il team al Super Bowl, dopo aver ricevuto (!) un touchdown pass nell'AFC Championship Game e nel 2001, quando andò al Pro Bowl dopo aver guidato Pittsburgh ad un record 13-3 con 3,109 passing yards per 14 touchdowns e con 537 yards corse per 5 TD. Esaltato da molti fans per le sue qualità atletiche, un Michael Vick ante-litteram, criticato dai media per la sua discontinuità, Stewart ha comunque lasciato come ricordo un record di 46-29 come starter nella football-crazy Pittsburgh, dove era arrivato come scelta da secondo round del draft 1995L,  proveniente da Colorado, dove aveva avuto una carriera stellare al college. Un infortunio accelerò la fine del suo tempo a Pittsburgh nella stagione 2002, quando perse il posto da titolare a favore di Tommy Maddox. I successivi passaggi a Chicago, dove è stato 2-5 come starter ed a Baltimore, dove non ha lanciato un pass come backup nel periodo 2004-05, non sono stati all'altezza del passato. Ma non hanno potuto cancellare quanto di buono prodotto nelle sue stagioni a Pitt...grazie Kordell!


2 commenti:

  1. Me lo ricordo ancora negli higlights, sembrava dovesse spaccare il mondo (e in verità quasi ci riuscì). Era un giocatore scintillante, che non poteva non attirare i consensi di molti. Era, infatti un mio idolo, pur non amando gli Steelers...che tempi.
    Non ha vinto consacrandosi per sempre ai posteri perché il football è questo: non basta essere bravi (e lui lo era) ma bisogna trovarsi nel posto giusto e avere fortuna.

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  2. Esatto, lui era nel posto giusto ma al momento sbagliato. E' comunque stato un grandissimo, per certi versi...

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