giovedì 24 maggio 2012

Controllo

Sappiamo che la transizione da college coach ad head coach nella NFL non è sempre facile. Ma stavolta abbiamo un head coach cui è stato affidato il controllo del personale in una maniera forse diversa da quanto accaduto in passato. Questo non significa che la strada sarà semplice, ma certamente Greg Schiano ha potuto cominciare con il piede giusto la sua avventura nella NFL con i Tampa Bay Bucs. I Bucs sono un programma in ricostruzione. Nel farlo, hanno deciso di assecondare le richieste del proprio head coach. Una cosa logica ma non comune nella NFL. Un rookie head coach, proveniente dal college. Eppure, i Bucs lo seguono, tradando il tight end Kellen Winslow e firmando al suo posto il veterano Dallas Clark. Clark è più vecchio di Winslow, 33 anni contro 29 ed ha giocato meno snaps la scorsa stagione. Ma Schiano ed il nuovo offensive coordinator, Mike Sullivan, ritengono Clark più utile. Ed è quindi corretto che i Bucs abbiano deciso di seguire le indicazioni del proprio coaching staff. Schiano ha un controllo deciso sul team. E' una buona cosa? Anche i cronisti di Tampa se lo chiedono. Soltanto il tempo ce lo dirà. Certamente i Bucs avevano bisogno di un cambiamento, dopo la stagione da 4-12 condotta sotto l'head coach Raheem Morris. Però non siamo al college. Il modo con cui è possibile guidare un ragazzo di 18 anni in tutte le cose da fare è diverso da quello che si può chiedere ad un miliorano di 30 anni. Schiano sta utilizzando una via similare a quella utilizzata al college. In questo rientra il cercare di modellare il roster a propria immagine, come fa un head coach in un programma NCAA. E questo vuol dire anche tradare i giocatori, come Winslow, che non rientrano negli schemi o nel clima che Schiano vuole creare a Tampa. 

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