domenica 4 marzo 2012

Bounty killer

I New Orleans Saints ed almeno un assistant coach del team hanno piazzato degli 'wanted' stile Far West sulle teste dei giocatori avversari per invogliare i propri difensori al gioco punitivo nei confronti dei rivali. Una pratica in uso nelle ultime tre stagioni, basata sulla durezza dei colpi e sui danni prodotti. Nel mirino dei difensori dei Saints sarebbero finiti anche quarterbacks come Brett Favre e Kurt Warner. Ora i Saints dovranno affrontare gli strali della NFL e le possibili conseguenze. Proprio in un momento in cui la NFL sta cercando di diminuire la violenza del gioco, punendo gli autori di colpi viziosi e cercando di diminuire i problemi  relativi alle commozioni cerebrali, arriva questo brutto colpo per l'immagine del football e del team della Louisiana. Molto criticato il defensive coordinator Gregg Williams, ora ai Rams, accusato di aver utilizzato questo sistema già dall'epoca in cui era responsabile della defense degli Washington Redskins. Seconda la NFL, sarebbero fra i 22 ed i 27 i giocatori conivolti nel sistema gestito da Gregg Williams, ma conosciuto anche dall'head coach Sean Payton e dal general manager Mickey Loomis. Ha ragione Bucky Brooks nel dire che la cultura del pagare i giocatori per speciali prestazioni, comprese quelle difensive, è una pratica comune nella NFL. I New Orleans hanno vinto un Super Bowl proprio grazie al lavoro di una defense aggressiva guidata da Williams. Ma un sistema che premi i 'colpi duri' non è una cosa da elogiare specialmente, come detto, in un momento come questo in cui Roger Goodell sta cercando di rendere il gioco meno violento, pur senza volerlo snaturare. Sicuramente i difensori che hanno giocato per lui amanao Williams ed il suo sistema basato su una mentalità aggressiva. Ma questo non è il sistema migliore per incoraggiare l'aggressività e dare una mentalità ai propri giocatori. Inoltre i Saints aggiungono questo problema ad una fama non propria positiva dentro la NFL. Molte persone all'interno della NFL ritengono infatti i Saints un team arrogante. Durante la settimana che ha preceduto la loro vittoria al Super Bowl, i Saints fecerero arrabbiare i dirigenti NFL presentandosi un'ora dopo del previsto al media day; saltando un incontro con la stampa con il tight end Jeremy Shockey; avendo Payton che cercò di saltare la conferenza della mattina successiva alla partita. I Saints non sono gli Steelers, i Giants o Packers...non sono apprezzati all'interno della NFL. L'ultimo scandalo mette in crisi ancora di pià l'immagine dei Saints e di Williams. 

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