lunedì 30 dicembre 2013

What's ahead

Battendo 20-7 i Dolphins nell'ultima partita stagionale, i New York Jets (8-8) hanno evitato di concludere due stagioni di seguito con record perdente, come accaduto nel 1995, hanno vinto due game di seguito per la prima volta in questo 2013 e, soprattutto, hanno distrutto i sogni di playoff di Miami. Tutto questo è stato sufficiente all'owner Woody Johnson ed al general manager John Idzik per confermare l'had coach Rex Ryan anche per il 2014, nonostante tre stagioni consecutive senza presenze ai playoff. E' stato quindi riconosciuto il buon lavoro fatto da Ryan con un roster privo di stars ed il fatto che, diversamente dalle scorse due stagioni, i Jets abbiano finito in crescendo. Sarà ora interessante vedere se i Jets rinnoveranno il contratto di Ryan, che ha ancora un solo anno prima della scadenza. Non rinnovare il contratto dell'head coach potrebbe privarlo di potere nello spogliatoio e significherebbe giocare la prossima stagione sotto l'incudine di centrare i playoff o andarsene. Di contro, prolungare il contratto potrebbe voler dire ripetere la storia del 2013, quando la sicurezza del posto ha prodotto una stagione piena di problemi. Il ritorno di Ryan è comunque un buon segno di continuità. Per la defense soprattutto, dato che Ryan è una delle migliori menti difensive della NFL. Ma anche per la offense, dato che la conferma dell'head coach significa probabilmente il ritorno assicurato per l'offensive coordinator Marty Mornhinweg, che potrà così continuare il lavoro di sviluppo del quarterback Geno Smith, che ha mostrato miglioramenti nella parte finale della stagione. Certamente restano dei dubbi da risolvere, a partire proprio dal resto del coaching staff,  con 7 assistant coaches che hanno il contratto in scadenza e con uno di loro, il linebackers coach Brian VanGorder, che andrà via quasi certamente per diventare defensive coordinator a Notre Dame. Se Ryan non riceverà un prolungamento di contratto, sarà in posizione di debolezza nel momento in cui vorrà cercare di convincere il suo staff a rimanere. Ma la più grande decisione che resta da prendere per i Jets riguarda la posizione di quarterback. Per prima cosa, bisognerà decidere se Smith è un vero  No. 1 o se sarà necessario portare della competizione nel ruolo di quarterback nel prossimo training camp. Probabilmente l'idea migliore sarebbe quella di aggiungere a roster un veterano che sia un valido No. 2 ed una valvola di sicurezza. Il problema è che non ci sono tanti quarterback di questo tipo a disposizione. Cercare Kirk Cousins, come sostenuto da alcuni analisti, significherebbe pagare un prezzo elevato agli Washington Redskins per una trade. Inoltre Cousins esce da questa stagione considerato materiale da starter e potrebbe quindi portare troppa pressione addosso a Smith se i Jets decidessero di continuare con l'ex West Virginia come indiscusso No. 1. Ci sarebbe Matt Schaub, ammesso che venga rilasciato dagli Houston Texans, che ha soltanto 32 anni e potrebbe servire, mentre Jay Cutler rischia di diventare troppo costoso, dovessero i Chicago Bears decidere di lasciarlo partire via free agency. L'idea di scegliere un prospetto al draft, tipo Johnny Manziel, non sembra percorribile, dato che così facendo il team si troverebbe ad utilizzare una prima scelta al draft per un quarterback, una stagione appena dopo aver utilizzato una scelta No. 2 per Smith. Dovranno essere poi rifirmati alcuni free agents, a cominciare dal right tackle Austin Howard e dal kicker Nick Folk e ne andranno valutati altri come il linebacker Calvin Pace e la guardia Willie Colon. Questa offseason non mancheranno i soldi al team, con alcuni veterani come Darrelle Revis, Santonio Holmes e Antonio Cromartie che sranno probabilmente rilasciati.

Nessun commento:

Posta un commento