venerdì 10 gennaio 2014

Jay Gruden, Washington, Jon Gruden e altre cose...

Gli  Washington Redskins ritengono di aver individuato l'uomo giusto in Jay Gruden, ex offensive coordinator dei Cincinnati Bengals, e lo hanno nominato nuovo head coach con un contratto da 5 stagioni. Gruden eredita un team reduce da una stagione 3-13 e con quarterback, Robert Griffin III, sensibilmente regredito rispetto alla sua stagione da rookie. La scelta di Gruden non ha l'hype delle precedenti scelte compiute dal discusso owner Dan Snyder: Marty Schottenheimer, Steve Spurrier, Joe Gibbs e Mike Shanahan avevano tutti un cv di rispetto prima di firmare con Washington. E tuttavia, la scelta di Gruden non è sorprendente come un'altra scelta fatta a suo tempo da Snyder, cioè Jim Zorn, praticamente uno sconosciuto fino al momento di essere elevato alla posizione di head coach. L'esperienza Gruden se l'è fatta nell'Arena Football League, dove è stato head coach degli Orlando Predators dal 2004 al 2008 e nella United Football League, prima come offensive coordinator sotto Jim Haslett e poi come head coach dei Florida Tuskers. Quindi il salto nella NFL, con tre stagioni come offensive coordinator a Cincinnati. Gruden non entra in una organizzazione da sconosciuto, avendo avuto legami con il general manager dei Redskins, Bruce Allen, quando entrambi erano a Tampa Bay -- dove Gruden ha passato 7 stagioni come offensive assistant dei Buccaneers -- e con il director of football operations Paul Kelly ed in passato ha lavorato, oltre con con il già citato Haslett, attuale defensive coordinator a Washington, con altri due coaches dei Redskins, come il secondary coach Raheem Morris ed il tight ends coach Sean McVay. E' difficile fare previsione sul grado di successo che Gruden potrà avere a Washington. Per alcuni analisti, l'esperienza maturata come OC di Cincinnati è abbastanza per avere una base da head coach. Per altri, al contrario, queste 3 stagioni sono poche. Ed i risultati conseguiti possono essere letti con il classico bicchiere mezzo pieno, ma anche con quello mezzo vuoto. La sua offense, con i Bengals, ha prodotto regular seasons fantastiche, finendo 10° nella NFL con 24.3 punti di media per game, ma nei playoffs ha prodotto una media di soltanto 11 punti per game nelle scorse 3 stagioni -- tutte chiuse con una eliminazione al primo turno di postseason. Il lavoro fatto con il quarterback Andy Dalton è significativo del grado di dubbio esistente intorno a Gruden. Dalton ha giocato bene nelle sue prime 3 stagioni NFL, dove i Bengals hanno vinto 30 su 48 games in regular-season, ma le sue performances ai playoff sono state negative. Gruden deve quindi essere apprezzato per aver trasformato la offense dei Bengals in una da playoff, nonostante la presenza di un quarterback mediocre dietro il centro o la non maturazione di Dalton deve invece essere attribuita allo scarso sviluppo prodotto dal quarterback sotto il suo offensive coordinator? Quello che ha prodotto in Ohio è stato abbastanza da meritare a Gruden il posto di head coach in una delle organizzazioni più importanti della NFL? C'è il sospetto che il cognome di Jay, appunto Gruden, cioè lo stesso dell'analista ESPN ed excampione NFL Jon Gruden, fratello dell'ex coordinator dei Bengals, abbia contribuito non poco alla scelta di Snyder. Di certo, l'identikit di Jay Gruden rispecchia quello del coach ideale ricercato in queste ultime stagioni da molti owners, quello cioè di un giovane allenatore, di stampo offensivo, che abbia avuto un certo successo con giovani quarterbacks. Qualcosa cambierà a livello di offense. Shanahan è un West Coast coach anche se Washington nelle ultime stagioni ha importato qualche gioco da Baylor per favorire Griffin III. Anche Gruden è legato alla West Coast, ma con distinzioni rispetto a quella di Shanahan. Riuscirà Gruden a produrre successo e continuità a Washington? Molto dipenderà da quanto sarà in grado di costruire offensivamente intorno a RG III.

Nessun commento:

Posta un commento