sabato 17 novembre 2012

Arians torna di nuovo

Lo aveva già fatto a Pittsburgh con Ben Roethlisberger. Ora si sta ripetendo con Andrew Luck. Il nuovo Peyton Manning? Quel che è certo è che, nella sua stagione da  rookie, Luck hsta facendo un ottimo lavoro. E molto merito lo ha l'offensive coordinator Bruce Arians. Diventato anche interim head coach dopo che Chuck Pagano ha dovuto abbandonare per malattia, Arians, considerato come non più desiderato in Pennsylvania, è tornato alla ribalta della NFL nel processo di ricostruzione dei Colts. La offensive line dei Colts non è granché, ma questo non ha impedito a Arians e Luck di costruire una offense sorprendente e molto diversa da quella corsa dal quarterback a Stanford, dove l'attacco aveva molte caratteristiche della West Coast. La offense di Arians è invece diversa: richiede ad esempio bravura nella no-huddle, parte fondamentale di questo attacco e fase dove Luck si sta disimpegnando bene. Il ragionamento, espresso dallo stesso Arians, è semplice:  per un rookie quarterback non è difficile correre una no-huddle, perché questa è una offense simile a quella utilizzata nel two-minute warning ed un rookie già gioca questo tipo di attacco al college, dove molte offenses sono basate su shotgun e spread offense simili a quelle utilizzate negli attacchi degli ultimi due minuti. Opinione forse discutibile ma interessante da analizzare. Inoltre, secondo le statistiche avanzate della NFL, Luck lancia oltre le 15 yards nel 27.1 percento dei suoi tentativi di pass.

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