martedì 14 gennaio 2014

La scelta di Caldwell

Identificare il miglior leader è il miglior modo di trovare un valido head coach. Parola di Dan Graziano, di ESPN.com. I Detroit Lions pensano di averlo trovato in Jim Caldwell, nominato nuovo head coach dopo una ricerca di due settimane nelle quali la franchigia ha intervistato soltanto 4 candidati. Il 58enne Caldwell diventa il secondo head coach appartenente ad una minoranza etnica a venir ingaggiato in questa postseason, raggiungendo il nuovo head coach dei Tampa Bay Buccaneers, Lovie Smith. Caldwell centra tutti i criteri che i Lions apparentemente stavano cercando di trovare nel loro prossimo head coach. Caldwell infatti è un coach con precedente esperienza da head coach, con un background offensivo e con esperienza nel lavorare con i quarterbacks. Prima di Caldwell, Detroit aveva seguito l'ex coach dei Texans Gary Kubiak, l'ex coach dei Titans Mike Munchak e l'ex offensive coordinator dei Chargers Ken Whisenhunt. Proprio Whisenhunt, considerato la prima scelta dei Lions, ha invece deciso lunedì di firmare con i Titans. Tutti gli intervistati avevano una cosa in comune: sono tutti stati già head coach da qualche parte. Caldwell è stato head coach dal 2009 al 2011 con i Colts e dal 1993 al 2000 con Wake Forest. In entrambi i casi, i risultati non sono stati totalmente positivi. Con i Colts, Caldwell ha postato un record di 26-22 in tre stagioni dopo aver sostituito Tony Dungy. Indianapolis ha raggiunto il Super Bowl nella prima stagione sotto Caldwell ed i playoffs quella successiva. Ma quando Peyton Manning si infortunò restando fuori nella stagione 2011, i Colts produssero un disarmante 2-14. Si tratta di una buona scelta per Detroit? Le opinioni divergono. Mentre i circoli interni alla NFL, compresi ex giocatori, hanno parlato bene di Caldwell, qualche dubbio resta per gli analisti. Dopo Indianapolis, lo stop successivo di Caldwell è stato con Baltimore, prima come quarterbacks coach e poi come offensive coordinator, dopo aver sostituito Cam Cameron nel dicembre del 2012. Qui Caldwell ha fatto un grande lavoro guidando Joe Flacco a vincere il Super Bowl ed a lanciare 11 touchdowns e 0 INTs nei playoffs. Tuttavia, in questa stagione sotto Caldwell i Ravens sono stati appena 29° in total offense (307.4 yards a game) e 25° in scoring (20 punti a game). E Flacco è regredito, lanciando più INTs (22) che touchdown passes (19) in questa stagione, completando meno che il 60 percento dei lanci. Detroit è alla ricerca di un head coach che guidi la franchigia fuori dall'anonimato, che trasformi il team in una presenza costante ai playoff e in una forza capace di competere per division titles e allori vari. Caldwell arriva senza l'appeal di un Chip Kelly o con il background di essere un guru offensivo. Si presentà peròò con la fama di essere un buon leader. Basterà? Caldwell dovrà dimostrare di poter trasformare il quarterback Matthew Stafford, ma di poterlo fare su un lungo periodo e non soltanto a breve termine. Se riuscirà a farlo, Detroit avrà trovato l'uomo giusto.

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