tag:blogger.com,1999:blog-24147020761069655702024-03-13T05:07:28.046-07:00Coordinatormickhttp://www.blogger.com/profile/07622526767369598493noreply@blogger.comBlogger296125tag:blogger.com,1999:blog-2414702076106965570.post-70918208638160126852014-08-25T09:18:00.002-07:002014-08-25T09:18:19.250-07:00La seconda volta<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-A9T7c0HfD2Q/U_thZPhfN_I/AAAAAAAAHRo/QT94FGy705k/s1600/nfl_a_richie-incognito_mb_300x300.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-A9T7c0HfD2Q/U_thZPhfN_I/AAAAAAAAHRo/QT94FGy705k/s1600/nfl_a_richie-incognito_mb_300x300.jpg" /></a></div>
Gli Stati Uniti, si sa, sono la terra delle seconde opportunità.Questo vale anche per Richie Incognito, in visita ai Tampa Bay Buccaneers nel suo primo approccio con un nuovo team dalla vicenda che, la scorsa stagione, lo vide implicato nello scandalo di bullismo ai danni del compagno di squadra Jonathan Martin nello spogliatoio dei Miami Dolphins. L'indagine portata avanti dalla NFL determinò che Incognito ed altri due offensive linemen dei Dolphins, John Jerry e Mike Pouncey, avevano pesantemente ed a più riprese attaccato Martin, che a causa di questo comportamento fu costretto a lsciare Miami lo scorso ottobre.
Incognito venne sospeso per gli ultimi otto games della scorsa stagione al termine della quale, con il contratto in scadenza, è diventato un free agent. La 31enne offensive guard ha una vasta esperienze NFL, avendo giocato 102 games, tutti da titolare, in 8 stagioni passate fra Dolphins, Buffalo Bills e St. Louis Rams. Non è detto che Tampa firmi Incognito, ma già la sua presenza in sede è significativa del fatto che i teams NFL sono ancora disposti a concedere una possibilità al valido OL. Tampa Bay ha un nuovo coaching staff ed un nuovo QB, che dovrà operare dietro una sospetta offensive line, considerata il punto debole del team. Il tackle Anthony Collins, pezzo pregiato della free-agent, ha concesso dei sacks ed è stato in difficoltà nel run
blocking nella preseason. Anche Oneil Cousins e Patrick Omameh non hanno fino ad ora giocato all'altezza delle aspettative di coach Lovie Smith. Ed attualmente Cousins e Jamon Meredith sono le probabili guardie titolari. Ecco quindi l'ipotesi Incognito, ex Pro-Bowler nel 2012. Una seconda opportunità non si nega a nessuno. Tranne a Pete Rose.mickhttp://www.blogger.com/profile/07622526767369598493noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2414702076106965570.post-78523041462054969572014-08-10T08:52:00.004-07:002014-08-10T08:52:56.744-07:00La battaglia della Louisiana<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-H9cO_LpyCQw/U-eU-UUuPcI/AAAAAAAAHQc/qDavnR1yivw/s1600/nfl_a_griffin_r_600_300x200.jpg.gif" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-H9cO_LpyCQw/U-eU-UUuPcI/AAAAAAAAHQc/qDavnR1yivw/s1600/nfl_a_griffin_r_600_300x200.jpg.gif" /></a></div>
Il training camp è il momento in cui, per molti giocatori, viene decisa la carriera. O, almeno, l'inizio di quello che tutti sperano essero essere un futuro nella NFL. Questo avviene soprattutto per kicker, punter e backup quarterback. Ci sono soltanto 32 posti come starting quarterback nella NFL. Tutti gli altri, compresi veterani e scelte del draft, devono lottare per un contratto e per essere scelti nel roster finale dei 53 uomini. Qualche franchigia tiene in squadra 3 quarterback nella regular season, altre invece preferiscono liberare un posto in un'altra zona del campo e rimanere con soltanto 2 passer nel roster finale. Una delle battaglie che più è passata inosservata, ma che merita comunque di essere tenuta d'occhio, è quella che si svolge per diventare il backup di Drew Brees. Dopo il preseason opener di venerdì, Ryan Griffin ha solidificato la sua posizione come possibile No. 2 dei New Orleans Saints, completando 16 su 23 passes per 179 yards, 1 touchdown e 0 INT. In 5 serie sotto il centro, Griffin ha prodotto 4 scoring drive, guidando i
Saints a 3 touchdown ed un
field goal. Il suo passer rating è stato di 109.0. Molto più importante il fatto che Griffin abbia lavorato bene nella non facile offense dell'head coach Sean Payton, mostrando compostezza anche sotto pressione. Per di più, Griffin non è costato niente ai Saints, che lo hanno preso come free agent. Buone notizie quindi per Griffin, alla seconda stagione nella NFL e cattive invece per Luke McCown, molto apprezzato nello spogliatoio dei Saints dopo due stagioni come riserva di Brees. La prestazione di Griffin, ex prodotto di Tulane ed il fatto che abbia ancora margini di miglioramento, potrebbero convincere infatti i Saints a sceglierlo come quarterback No. 2. A quel punto, bisognerà vedere se New Orleans deciderà di tenere tutti e 3 i quarterback o se invece deciderà di rinforzare qualche altra posizione. Se quest'ultima eventualità dovesse verificarsi, ci sono probabilità che un pur valido backup come McCown venga tagliato.
mickhttp://www.blogger.com/profile/07622526767369598493noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2414702076106965570.post-37181050094153519292014-07-30T10:11:00.000-07:002014-07-30T10:11:30.528-07:00Manziel Watch e non solo...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-rWgMlJUhh18/U9kmAFaMfFI/AAAAAAAAHPQ/RM4PZ19pqL0/s1600/nfl_g_bhoyer_jh_200x300.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-rWgMlJUhh18/U9kmAFaMfFI/AAAAAAAAHPQ/RM4PZ19pqL0/s1600/nfl_g_bhoyer_jh_200x300.jpg" /></a></div>
Johnny 'Football' Manziel è arrivato a questo training camp come lil prospetto più sensazionale uscito dal draft nelle ultime stagione. L'hype che lo circonda è pari forse soltanto a quello che circondava Tim Tebow nelle stesse circostanze. Ma il rookie quarterback dei Browns ha fino ad ora fatto poco per sostenere le pretese di parte di media e fans, che lo vorrebbero quarterback No.1 già a partire dalla prima partita della regula season. ESPN.com ha seguito da vicino Manziel durante questi primi giorni al camp di Cleveland. . Manziel ha mostrato dei problemi nei lanci, tipici di un rookie. Lento nel prendere decisioni, impreciso, Manziel ha alternato buoni lanci ad altri da dimenticare. Come molti rookie quarterbacks, l'ex Texas A&M tende a forzare quando non è necessario. Tutti errori da principiante, che ci si aspettavano. Manziel si trova nella condizione di un rookie che sta imparando un nuovo sistema, ad un livello più alto. Per di più, la sua stazza rimarrà semre motivo di dubbio fra gli scettici, a meno che Manziel non cominci subito a postare stats tipo Drew Brees, o Doug Flutie per i più vecchi. Da quello che si è pèotuto vedere o leggere, la maggior preoccupazione viene proprio dalle esercitazioni 11-on-11, dove il rookie ha forzato alcuni lanci in un modo che ricorda Brandon Weeden. L'attenzione posta dai media su Manziel potrebbe essere un motivo di distrazione per il rookie e per la squadra, ma questo tanto l'head coach Mike Pettine quanto la franchigia lo sapevano bene quando hanno deciso di investire sul ragazzo. Ed il piano è preciso, dato che sarà Brian Hoyer --in foto -- a partire titolare. Quindi nessuna quarterback competition qui, fino a questo momento. Detto di Manziel, altri rooki quarterbckas sono sotto osservazione, come sempre accade in questo periodo dell'anno e altri hanno risposto mostrando dei naturali problemi di adattamento. Alcuni però sembrano più avanti di altri. In una lista che include anche Derek Carr degli Oakland Raiders e Jimmy Garappolo dei New England Patriots, quello che maggiormente ha impressionato, sempre relativamente agli spezzoni visti e alle info avute, è stato Logan Thomas. Del braccio dell'ex Virginia Tech non si era mai dubitato. Quello che invece ha sorpreso è stata la sua precisione. Thomas ha mostrato una discreta precisione. Thomas ha avuto più snaps di Ryan Lindley in alcuni allenamenti con la terza squadra. Arizona dovrebbe attivare soltanto due quarterbacks nel roster dei 53, cioè Carson Palmer e Drew Stanton, così Thomas potrebbe passare tutte i 16 games sulla sideline.
Però i Cardinals sembrano avere fiducia in lui, così questa stagione sarà comunque fondamentale.mickhttp://www.blogger.com/profile/07622526767369598493noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2414702076106965570.post-17453669867236227372014-03-13T04:23:00.000-07:002014-03-13T04:23:07.104-07:00Fuori in 34 minuti<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-Hc4CLn_fYT0/UyGU0UcptQI/AAAAAAAAHHU/Rx2CLGFb108/s1600/nfl_a_campbell_weeden_b1_576x324.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-Hc4CLn_fYT0/UyGU0UcptQI/AAAAAAAAHHU/Rx2CLGFb108/s1600/nfl_a_campbell_weeden_b1_576x324.jpg" height="180" width="320" /></a></div>
I Cleveland Browns mercoledì, nel giro di 34 minuti, hanno rilasciato i quarterbacks Brandon Weeden e Jason Campbell. Weeden era stata una sorprendente prima scelta dell'allora dirigente Mike Holmgren nel draft del 2012. Holmgren era così deciso a prendere un quarterback da scegliere Weeden al primo giro nonostante l'età di già 28 anni, ritenendo di aver trovato in lui il quarterback a lungo cercato dalla franchigia. Invece, nonostante il suo braccio forte, Weeden non è riuscito a trasformarsi nel giocatore sperato dalla dirigenza, mostrando diversi limiti come una mancanza di mobilità e la tendenza a concentrarsi su un solo wide receiver quando pressato.Weeden è diventato subito titolare da rookie e, dopo una partenza con quattro intercetti nel suo primo game, è riuscito a lanciare 11 touchdowns
a fronte di 8 INTs nei successivi 9 games. Purtroppo a questo promettente avvio non hanno fatto seguito conferme e Weeden non ha prodotto neanche quando Rob Chudzinski ha sostituito Pat Shurmur come head coach. Il suo rilascio lascia il team con $4.2 milioni in dead money sotto il salary cap. Il rilascio di Campbell invece eviterà alla franchigia dell'Ohio di pagare il suo stipendio da $3 milioni ed i $250,000 previsti come roster bonus. Mentre il rilascio di Weeden era atteso, un pò a sorpresa è stato quello di Campbell. Ingaggiato per una stagione come valvola di sicurezza dietro Weeden, Campbell ha finito per giocare titolare in 8 games, giocando abbastanza bene. La sua conferma era attesa perché di solito i coaching staff preferiscono avere almeno un backup veterano.<br />
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<td></td>
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<td><br /></td>
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<td><br /></td>
<td><br /></td>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-tqdQMc7Oc1k/Uv54srJ7PII/AAAAAAAAHFU/3gGsBGBzIKE/s1600/nfl_u_geno11_576x324.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-tqdQMc7Oc1k/Uv54srJ7PII/AAAAAAAAHFU/3gGsBGBzIKE/s1600/nfl_u_geno11_576x324.jpg" height="180" width="320" /></a></div>
I New York Jets sono stati con Geno Smith per l'intera stagione 2013 così, anche se non lo hanno ufficialmente nominato starter per il 2014, sarà ancora Smith a guidare la offense dei Jets nel 2014. Tuttavia, non è da escludere che il team voglia dotarsi di una valvola di sicurezza, cioè di un altro quarterback che possa rimpiazzare Smith se questi dovesse continuare a mostrare i problemi avuti nella <a href="https://www.profootballfocus.com/blog/2014/02/12/signature-stats-accuracy-percentage-breakdown/">stagione appena conclusa.</a> Le strade possibili sono due: o ingaggiare un quarterback in grado di sfidare realmente Smith per lo starting job o prendere un veterano che accetti il ruolo di No. 2. Il problema è che molti dei quarterbacks veterani non sono disponibili ad accettare posizioni dove non siano sicuri di poter avere almeno una chance per diventare il No. 1 spot. Alcuni analisti hanno visto proprio in questo il motivo della decisione del general manager John Idzik di non nominare Smith come titolare sicuro così presto: si vogliono tenere aperte le strade a potenziali free
agents che potrebbero scegliere i Jets nella free agency.
I Jets hanno attualmente tre quarterbacks a contratto in Smith, Mark Sanchez e Matt Simms. Proprio Sanchez sarebbe il backup ideale: ha vinto nella lega e conosce il team ed il sistema di Marty Mornhinweg. Questioni di opportunità e di costo, visto che Sanchez conterebbe $13.1 milioni contro il salary cap, sconsigliano però questa soluzione. Una opzione accessibile potrebbe essere quella di Matt Schaub, che probabilmente sarà scambiato o tagliato dagli Houston Texans. Rimane il draft dove i Jets potrebbero trovare alcune opzioni interessanti anche dal secondo giro in poi, dove povrebbero finire prospetti come Jimmy Garoppolo da Eastern Illinois o Derek Carr da Fresno State.<br />
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-beKP6c5KRxg/UvUkAL2EW6I/AAAAAAAAHEU/1mZTFOkypr8/s1600/nfl_a_kshanahan_300x200.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-beKP6c5KRxg/UvUkAL2EW6I/AAAAAAAAHEU/1mZTFOkypr8/s1600/nfl_a_kshanahan_300x200.jpg" /></a></div>
Kyle Shanahan è stato ingaggiato come nuovo offensive coordinator dei Cleveland Browns. I Browns hanno ufficializzato il tutto all'inizio di questa settimana e Shanahan a firmato per tre stagioni. Si tratta di una delle acquisizioni più importanti per il nuovo head coach Mike
Pettine, esperto di defense, ingaggiato lo scorso 23 gennaio in sostituzione di Rob Chudzinski. Shanahan era stato intervistato anche da Dolphins e Ravens, mentre i Browns avevano anche avuto un colloquio con il quarterbacks coach dei Raiders, John DeFilippo, per la posizione di offensive coordinator. Il 34enne Shanahan occuperà la stessa posizione avuta per quattro stagioni con gli Washington Redskins, dove ha lavorato sotto suo padre, l'head coach Mike Shanahan. Kyle Shanahan è stato anche precedentemente l'offensive coordinator degli Houston Texans per due stagioni. Gli ultimi tre offensive coordinator dei Cleveland Browns sono così stati Brad Childress, Norv Turner e ora Kyle Shanahan.
I due predecessori di Shanahan avevano cv impressionanti. Childress ha guidato Brett Favre e i Vikings ad un passo dal
Super Bowl del 2009, con l'ex Green Bay autore di una delle sue migliori stagioni. Dopo una stagione seguente pessima, Childress era stato un anno fuori, prima di raggiungere il coaching staff di Pat
Shurmur a Cleveland. Per una parte della stagione Brandon Weeden aveva prodotto come quarterback, prima che le cose peggiorassero ed il coaching staff venisse cambiato.
Con l'arrivo di Jimmy Haslam e Joe Banner, e con l'ingaggio di Rob Chudzinski come head coach, è stata la volta di Norv Turner, ex offensive coordinator di
Jimmy Johnson a Dallas ed head coach a Washington e San Diego. Una delle più quotate menti offensive della NFL, Turner aveva trovato la soluzione giusta con con Brian Hoyer, prima che problemi con il running game e la mancanza di continuità a quarterback decretassero il fallimento anche di questo esperimento. Sia Childress che Turner erano e sono due buoni allenatori. Quello che ha decretato il loro parziale fallimento a Cleveland è stata la mancanza di un quarterback ed un roster limitato. Questo per dire che non basterà l'arrivo di un'altra mente brillante come Shanahan per portare al successo la offense di Cleveland. Kyle Shanahan che, comunque, sino ad ora, ha avuto grande successo operando in
situazioni dove l'head coach aveva molto
input nei game plans e nel play-calling. Questo sia sotto Gary Kubiak a
Houston che sotto
Mike Shanahan a Washington. La prima questione da risolvere per la franchigia dell'Ohio sarà la solita dal 1999 ad oggi: chi sarà il quarterback? Cleveland dovrebbe rilasciare Weeden e forse anche Jason Campbell. Questo lascerebbe il solo Hoyer dal roster della stagione 2013. Ci sono rumors che l'arrivo di Kyle Shanahan potrebbe portare il team ad una trade per il backup di Washington, Kirk Cousins. E c'è anche il draft, con le ipotesi Johnny Manziel, Blake Bortles, Teddy Bridgewater e Derek Carr. Nella offense di Shanahan, ogni cosa parte dallo zone-running
scheme. Il suo running game necessità di rapidi offensive linemen. Secondo Matt Williamson di ESPN.com, i tackles Joe Thomas e Mitchell Schwartz potrebbero rientrare in questa descrizione. Così anche Alex Mack, che però è un free agent e potrebbe costare diversi dollari. Cleveland dovrà invece rinforzare parecchio la posizione di running back, mentre come wide receiver Brandon Marshall, Andre Johnson, Pierre Garcon e Josh Gordon sono delle ottime opzioni per questo tipo di attacco. Poi, come detto, vitale sarà il quarterback, che deve essere abbastanza mobile. Ovvio pensare a
Robert Griffin, ma la offense di Shanahan ha avuto successo anche con due altri quarterbacks che, non essendo dei super-atleti, sono comunque abbastanza mobili, mi riferisco a Matt Schaub e Jay Cutler. Le opzioni per aiutarlo ci sono. Vedremo su chi cadrà la responsabilità di far funzionare la offense di Shanahan. <br />
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mickhttp://www.blogger.com/profile/07622526767369598493noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2414702076106965570.post-50259407726729223962014-01-21T12:31:00.001-08:002014-01-21T12:31:17.123-08:00Il gran rifiuto<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-ujtzxkgOpt4/Ut7Y-uS7YKI/AAAAAAAAHD0/BOiHt0xld_E/s1600/nfl_a_gase_ps_200x300.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-ujtzxkgOpt4/Ut7Y-uS7YKI/AAAAAAAAHD0/BOiHt0xld_E/s1600/nfl_a_gase_ps_200x300.jpg" /></a></div>
Adam Gase non sarà il nuovo head coach dei Cleveland Browns. Secondo il <a href="http://espn.go.com/nfl/story/_/id/10327748/adam-gase-denver-broncos-offensive-coordinator-withdraws-name-cleveland-browns-coaching-search">Denver Post e Adam Schefter di ESPN</a>, l'offensive coordinator dei Broncos ha deciso di non accettare la richiesta di intervista dei Browns. Il nome di Gase si aggiunge quindi ai vari Bill O’Brien, che i Browns non sono riusciti mai ad intervistare; Josh McDaniels, che ha rifiutato quasi subito; James Franklin, che ha scelto di rimanere a livello NCAA; e di Ken Whisenhunt, che ha preferito Tennessee. D'altra parte, perché Gase avrebbe dovuto accettare? I Browns stanno cercando un nuovo head coach perché hanno licenziato l'ultimo dopo soltanto una stagione. La loro situazione a quarterback è sospetta e la classe di quarterbacks al prossimo draft lascia più domande che risposte.
Gase, a 35 anni, è giovane e può aspirare di meglio. Specialmente se, come sembra, il quarterback Peyton Manning tornerà nel 2014. Sotto Gase, Manning ha lanciato per 5,477 yards, record in una singola stagione ed ha stabilito un altro primato per una singola stagione lanciando 55 touchdown passes. Nonostante la voglia che Gase abbia di diventare head coach, si trova nella invidiabile posizione di poter rifiutare l'offerta dei Browns con la possibilità di ripetersi la prossima stagione e di poter quindi avere un'offerta migliore dopo il 2014. Non c'è fretta per Gase di lasciare. Non per andare ai Browns. A Manning piace il playbook di Gase e quest'ultimo non potrà che beneficiare di un'altra stagione con l'ex Colts. A volte è meglio saper aspettare che, per la fretta, gettarsi in una situazione difficile, con il rischio di venir bruciati. La decisione di Gase di rifutare il posto dei Browns e, poco prima, quello dei Vikings, ha senso. Senza dire di come una stagione in più nella posizione non potrà che far bene al giovane allenatore.mickhttp://www.blogger.com/profile/07622526767369598493noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2414702076106965570.post-33128422610947344132014-01-14T12:53:00.000-08:002014-01-14T12:53:15.062-08:00La scelta di Caldwell<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-T8uZZv8LtrI/UtWi6_558VI/AAAAAAAAHDI/GrIs_gEYMBE/s1600/i.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-T8uZZv8LtrI/UtWi6_558VI/AAAAAAAAHDI/GrIs_gEYMBE/s1600/i.jpeg" /></a></div>
Identificare il miglior leader è il miglior modo di trovare un valido head coach. Parola di <a href="http://espn.go.com/nfl/playoffs/2013/story/_/id/10286019/2013-nfl-playoffs-leaders-not-gurus-achieve-most-success-league">Dan Graziano</a>, di ESPN.com. I Detroit Lions pensano di averlo trovato in Jim Caldwell, nominato nuovo head coach dopo una ricerca di due settimane nelle quali la franchigia ha intervistato soltanto 4 candidati. Il 58enne Caldwell diventa il secondo head coach appartenente ad una minoranza etnica a venir ingaggiato in questa postseason, raggiungendo il nuovo head coach dei Tampa Bay Buccaneers, Lovie Smith. Caldwell centra tutti i criteri che i Lions apparentemente stavano cercando di trovare nel loro prossimo head coach. Caldwell infatti è un coach con precedente esperienza da head coach, con un background offensivo e con esperienza nel lavorare con i quarterbacks. Prima di Caldwell, Detroit aveva seguito l'ex coach dei Texans Gary Kubiak, l'ex coach dei Titans Mike
Munchak e l'ex offensive coordinator dei Chargers Ken Whisenhunt. Proprio Whisenhunt, considerato la prima scelta dei Lions, ha invece deciso lunedì di firmare con i Titans. Tutti gli intervistati avevano una cosa in comune: sono tutti stati già head coach da qualche parte. Caldwell è stato head coach dal 2009 al 2011 con i Colts e dal 1993 al 2000 con Wake Forest. In entrambi i casi, i risultati non sono stati totalmente positivi. Con i Colts, Caldwell ha postato un record di 26-22 in tre stagioni dopo aver sostituito Tony Dungy. Indianapolis ha raggiunto il Super Bowl nella prima stagione sotto Caldwell ed i playoffs quella successiva. Ma quando Peyton Manning si infortunò restando fuori nella stagione 2011, i Colts produssero un disarmante 2-14. Si tratta di una buona scelta per Detroit? Le opinioni divergono. Mentre i circoli interni alla NFL, compresi ex giocatori, hanno parlato bene di Caldwell, qualche dubbio resta per gli analisti. Dopo Indianapolis, lo stop successivo di Caldwell è stato con Baltimore, prima come quarterbacks coach e poi come offensive coordinator, dopo aver sostituito Cam Cameron nel dicembre del 2012. Qui Caldwell ha fatto un grande lavoro guidando Joe Flacco a vincere il Super Bowl ed a lanciare 11 touchdowns e 0 INTs nei playoffs. Tuttavia, in questa stagione sotto Caldwell i Ravens sono stati appena 29° in total offense
(307.4 yards a game) e 25° in scoring (20 punti a game). E Flacco è regredito, lanciando più INTs (22) che touchdown passes (19) in questa stagione, completando meno che il 60 percento dei lanci. Detroit è alla ricerca di un head coach che guidi la franchigia fuori dall'anonimato, che trasformi il team in una presenza costante ai playoff e in una forza capace di competere per division titles e allori vari.
Caldwell arriva senza l'appeal di un Chip Kelly o con il background di essere un guru offensivo. Si presentà peròò con la fama di essere un buon leader. Basterà? Caldwell dovrà dimostrare di poter trasformare il quarterback Matthew Stafford, ma di poterlo fare su un lungo periodo e non soltanto a breve termine. Se riuscirà a farlo, Detroit avrà trovato l'uomo giusto.
mickhttp://www.blogger.com/profile/07622526767369598493noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2414702076106965570.post-78546083124761465862014-01-13T10:22:00.001-08:002014-01-13T10:22:18.495-08:00Munchak<a href="http://4.bp.blogspot.com/-ibhLO3fdxKY/UtQuWgrto1I/AAAAAAAAHCs/tSXt5ZoiXDQ/s1600/ins_u_munchak_65.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-ibhLO3fdxKY/UtQuWgrto1I/AAAAAAAAHCs/tSXt5ZoiXDQ/s1600/ins_u_munchak_65.jpg" /></a>Mike Munchak, 53 anni, è sempre stato legato all'organizzazione dei Titans. E' stato il loro head coach per tre stagioni, 2011-2013, postando record di 9-7, 6-10 e 7-9. Ed è stato anche un giocatore con gli Houston Oilers, da cui i Titans discendono.
Ha inoltre lavorato precedentemente come loro offensive line coach dal 1997 fino 2012, prima di diventarne head coach. Un Hall of Fame come lineman per gli Oilers nel periodo 1982-1993, Munchak è stato licenziato al termine di questa stagione. Un'uscita a testa alta: a Munchak era stata data l'alternativa fra licenziare alcuni assistant coaches, fra i quali alcuni suoi amici e il licenziamento. Ha scelto l'ultima opzione, preferendo restare fedele ai legami tecnici ed affettivi costruiti negli anni e scegliendo anche il principio per il quale non è necessario licenziare tanto per licenziare. Dopo aver cambiato il coaching staff della propria offense al termine della scorsa stagione, non avrebbe avuto senso per Munchak il cambiare nuovamente dopo soltanto una regula season. In particolare, il motivo del contendere fra il general manager Ruston Webster e Munchak è stato il futuro dell'offensive coordinator Dowell Loggains, che Munchak voleva confermare a tutti i costi. L'integrità e le qualità di Munchak non sono comunque rimaste inosservate. Muchak è stato infatti già intervistato per il posto di head coach a Penn State, prima che la scelta cadesse su James Franklin, a Detroit, dove è ancora favorito Ken
Whisenhunt ed a Houston, per il posto di offensive line coach. Ora, secondo quanto riportato da <a href="http://espn.go.com/nfl/story/_/id/10286162/mike-munchak-interview-cleveland-browns-head-coaching-vacancy?ex_cid=espnapi_public">Chris Mortensen</a> di ESPN, Munchak verrà intervistato anche dai Cleveland Browns per il posto da head coach, vacante dopo il licenziamento di Rob Chudzinski. Browns che sono alla ricerca di un head coach dopo che il favorito per la posizione, l'offensive coordinator dei New England Patriots, Josh McDaniels, ha deciso di non essere interessato al posto. Non è detto che Munchak venga ingaggiato nuovamente come head coach, ma sicuramente il fatto che sia nelle liste di molti GM per una qualche posizione da coach indica il buon lavoro fatto a Tennessee, indipendentemente dai risultati negativi e conferma la grande considerazione di cui l'ex lineman gode nei circoli del football.mickhttp://www.blogger.com/profile/07622526767369598493noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2414702076106965570.post-49211170894342249992014-01-10T04:53:00.000-08:002014-01-10T04:53:14.702-08:00Jay Gruden, Washington, Jon Gruden e altre cose...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-0nfuqyZ8N-s/Us_swsU9htI/AAAAAAAAHCM/5JygbWistg8/s1600/i.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-0nfuqyZ8N-s/Us_swsU9htI/AAAAAAAAHCM/5JygbWistg8/s1600/i.jpeg" height="180" width="320" /></a></div>
<span style="font-size: small;"><span>Gli </span>Washington Redskins<span> ritengono di aver individuato l'uomo giusto in Jay Gruden, </span>ex offensive coordinator dei </span><span style="font-size: small;"><span style="font-size: small;">Cincinnati Bengals</span>, e lo hanno nominato nuovo head coach</span><span style="font-size: small;"> con un contratto da 5 stagioni. </span>Gruden eredita un team reduce da una stagione 3-13 e con quarterback, Robert Griffin III, sensibilmente regredito rispetto alla sua stagione da rookie. La scelta di Gruden non ha l'hype delle precedenti scelte compiute dal discusso owner Dan Snyder: Marty Schottenheimer, Steve
Spurrier, Joe Gibbs e Mike Shanahan avevano tutti un cv di rispetto prima di firmare con Washington. E tuttavia, la scelta di Gruden non è sorprendente come un'altra scelta fatta a suo tempo da Snyder, cioè Jim Zorn, praticamente uno sconosciuto fino al momento di essere elevato alla posizione di head coach. L'esperienza Gruden se l'è fatta nell'Arena Football League, dove è stato head coach degli Orlando Predators dal 2004 al 2008 e nella United Football League, prima come offensive coordinator sotto Jim
Haslett e poi come head coach dei Florida Tuskers. Quindi il salto nella NFL, con tre stagioni come offensive coordinator a Cincinnati. Gruden non entra in una organizzazione da sconosciuto, avendo avuto legami con il general manager dei Redskins, Bruce Allen, quando entrambi erano a Tampa Bay -- dove Gruden ha passato 7 stagioni come offensive assistant dei Buccaneers -- e con il director of football operations Paul Kelly ed in passato ha lavorato, oltre con con il già citato Haslett, attuale defensive coordinator a Washington, con altri due coaches dei Redskins, come il secondary coach Raheem Morris ed il tight ends coach Sean McVay. E' difficile fare previsione sul grado di successo che Gruden potrà avere a Washington. Per alcuni analisti, l'esperienza maturata come OC di Cincinnati è abbastanza per avere una base da head coach. <a href="http://espn.go.com/blog/nflnation/post/_/id/112221/redskins-on-jay-grudens-thin-resume">Per altri</a>, al contrario, queste 3 stagioni sono poche. Ed i risultati conseguiti possono essere letti con il classico bicchiere mezzo pieno, ma anche con quello mezzo vuoto. La sua offense, con i Bengals, ha prodotto regular seasons fantastiche, finendo 10° nella NFL con 24.3 punti di media per game, ma nei playoffs ha prodotto una media di soltanto 11 punti per game nelle scorse 3 stagioni -- tutte chiuse con una eliminazione al primo turno di postseason. Il lavoro fatto con il quarterback Andy Dalton è significativo del grado di dubbio esistente intorno a Gruden. Dalton ha giocato bene nelle sue prime 3 stagioni NFL, dove i Bengals hanno vinto 30 su 48 games in regular-season, ma le sue performances
ai playoff sono state negative. Gruden deve quindi essere apprezzato per aver trasformato la offense dei Bengals in una da playoff, nonostante la presenza di un quarterback mediocre dietro il centro o la non maturazione di Dalton deve invece essere attribuita allo scarso sviluppo prodotto dal quarterback sotto il suo offensive coordinator? Quello che ha prodotto in Ohio è stato abbastanza da meritare a Gruden il posto di head coach in una delle organizzazioni più importanti della NFL? C'è il sospetto che il cognome di Jay, appunto Gruden, cioè lo stesso dell'analista ESPN ed excampione NFL Jon Gruden, fratello dell'ex coordinator dei Bengals, abbia contribuito non poco alla scelta di Snyder. Di certo, l'identikit di Jay Gruden rispecchia quello del coach ideale ricercato in queste ultime stagioni da molti owners, quello cioè di un giovane allenatore, di stampo offensivo, che abbia avuto un certo successo con giovani quarterbacks. Qualcosa cambierà a livello di offense. Shanahan è un West Coast coach anche se Washington nelle ultime stagioni ha importato qualche gioco da
Baylor per favorire Griffin III. Anche Gruden è legato alla West Coast, ma con distinzioni rispetto a quella di Shanahan. Riuscirà Gruden a produrre successo e continuità a Washington? Molto dipenderà da quanto sarà in grado di costruire offensivamente intorno a RG III. mickhttp://www.blogger.com/profile/07622526767369598493noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2414702076106965570.post-79809435381985650402014-01-04T13:05:00.001-08:002014-01-04T13:05:50.545-08:00I Titans cambiano<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-ly0O0NHjkWs/Ush3nPI9EqI/AAAAAAAAHB8/1GjZXherG_Y/s1600/nfl_u_mike-munchak_mb_300x200.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-ly0O0NHjkWs/Ush3nPI9EqI/AAAAAAAAHB8/1GjZXherG_Y/s1600/nfl_u_mike-munchak_mb_300x200.jpg" /></a></div>
I Tennessee Titans hanno licenziato l'head coach Mike Munchak, l'ex Hall of Fame offensive lineman che era stato con gli Oilers/Titans per più di 30 anni. Munchak lascia dopo 3 stagioni con un record di 22-26 e nessun viaggio ai playoffs, nonostante le spese sostenute dall'ex owner Bud Adams, che in primavera era intervenuto pesantemente sul mercato dei
free-agents spendendo oltre $100 milioni. Il Team president e CEO Tommy Smith, che guida il gruppo proprietario della franchigia dopo la morte di Adams, ed il general manager Ruston Webster hanno quindi deciso di cambiare. Vedremo cosa succederà del resto del coaching staff, con molti assistant coaches in scadenza, a partire dal defensive coordinator Jerry Gray e dal senior assistant/defense Gregg Williams. A rischio anche Dowell Loggains, il cui licenziamento significherebbe però l'ingaggio del terzo offensive coordinator in tre stagioni per il team. Munchak era un position coach prima di ricevere il posto da head coach a causa del suo legame con Bud Adams e per la volontà dell'ex proprietario di rinverdire i fasti del passato, dopo la conclusione dell'era di Jeff Fisher. Senza nessuna esperienza precedente come head coach
o coordinator, Munchak ha fatto quel che ha potuto. Ma i risultati non sono stati all'altezza delle aspettative. I Titans sono andati
9-7, 6-10 e 7-9 nelle 3 stagioni sotto Munchak. In questo 2013, i Titans sono riusciti anche a perdere contro Houston, un team che ha vinto soltanto due volte in stagione e contro i fino ad allora 0-8 Jaguars. La mancanza di dichiarazioni ufficiali nelle ore immediatamente successive alla conclusione della stagione aveva lasciato presagire una fine diversa. Jim Wyatt del The Tennessean aveva ritenuto che Munchak sarebbe ritornato. In questo caso, Munchak avrebbe dovuto sacrificare parte del suo staff per mantenere il lavoro, come spesso accade in questi casi. Invece la pausa di riflessione è servita soltanto a decidere in senso negativo del destino di Munchak. La dichiarazione del general manager Ruston Webster afferma che la decisione di licenziare Munchak è arrivata dopo una settimana di discussione circa la direzione che la franchigia vuole prendere. Forse Munchak non ha voluto prendere quei cambiamenti nello staff che la proprietà avrebbe chiesto per confermarlo. Rischia anche il quarterback Jake Locker, che ha saltato 9 games questa stagione a causa degli infortuni e che non diventato fino ad ora quel franchise player che Munchak ed i Titans speravano quando scelsero Locker con l'ottava scelta totale nel draft 2011. Il quarto anno dell'accordo inizale sotto cui sta giocando Locker è garantito ed è da $2.09 milioni con un cap appena sopra i $4 milioni.
mickhttp://www.blogger.com/profile/07622526767369598493noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2414702076106965570.post-79285701276087331322014-01-02T00:32:00.002-08:002014-01-02T00:32:48.841-08:00Jeff Tedford<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-PlEANVqAeA8/UsUiuK02AII/AAAAAAAAHBM/-aLL5qplF3U/s1600/201210127_kdl_ai4_206.0_standard_500.0.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="http://2.bp.blogspot.com/-PlEANVqAeA8/UsUiuK02AII/AAAAAAAAHBM/-aLL5qplF3U/s320/201210127_kdl_ai4_206.0_standard_500.0.jpg" width="320" /></a></div>
Secondo quanto riportato da <a href="http://espn.go.com/nfl/story/_/id/10229285/lovie-smith-tampa-bay-buccaneers-reach-agreement">ESPN.com</a> la famiglia Glazer, proprietaria dei Bucs, ha deciso la strada di mezzo rispetto ai precedenti, fallimentari, esperimenti fatti con Raheem Morris e Greg Schiano, ingaggiando Lovie Smith come prossimo head coach. Smith, ex linebackers coach proprio a Tampa sotto Tony Dungy e, soprattutto, ex head coach dei Chicago Bears, condotti al Super Bowl XLI nella stagione 2004, un esperto di difesa, dovrebbe portarsi dietro l'ex head coach di Cal, Jeff Tedford, come offensive coordinator. Una scelta giudicata eccellente da molti analisti, ma che lascia alcuni dubbi ad altri. Smith ha legami con Tedford, <a href="http://cal.rivals.com/content.asp?CID=1431527">avendolo aiutato</a> ad arrivare a Berkeley, Calif. nel 2002 e spera che l'esperienza di Tedford possa aiutare a riproporre in Florida i successi ottenuti dall'ex Cal durante le esperienze avute al college con Fresno State, Oregon e nelle prime stagioni in California. Tedford è l'uomo che ha scelto Aaron Rodgers quando questi era soltanto una sconosciuta recluta al Butte Community College e lo ha trasformato in un first-round draft pick. Tedford ha costruito una vera e propria <a href="http://sports.espn.go.com/nfl/draft05/columns/story?id=2039797">quarterbacks farm</a> con i Golden Bears, anche se poi i suoi quarterbacks hanno avuto scarso successo nella NFL, come testimmoniato dai vari Akili Smith, Joey Harrington, Kyle Boller e David Carr. Rodgers e, in parte, Trent Dilfer, sono state le eccezioni. Il fatto che la sua offense sia stata considerata <a href="http://www.mercurynews.com/ci_19149324">troppo complessa</a> per il college, propende a far pensare che possa funzionare al livello successivo. Resta quindi da vedere cosa farà Tedford nella NFL e cosa l'ex Cal e Smith pensano del quarterback Mike Glennon, titolare in 13 games per i Bucs come rookie nel 2013.
mickhttp://www.blogger.com/profile/07622526767369598493noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2414702076106965570.post-36891850899931287612014-01-01T01:36:00.000-08:002014-01-01T01:36:00.877-08:00Il futuro di Geno<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-rHunzQ0Q0Bc/UsPhdg8aaMI/AAAAAAAAHAs/-rkNxeq-SbY/s1600/nfl_u_geno11_300x200.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-rHunzQ0Q0Bc/UsPhdg8aaMI/AAAAAAAAHAs/-rkNxeq-SbY/s1600/nfl_u_geno11_300x200.jpg" /></a></div>
Il rookie quarterback Geno Smith è stato lo starter ed è migliorato durante l'annata, ma non abbastanza da ottenere una dichiarazione ufficiale dai New York Jets che lo renda lo starting quarterback per il 2014. Il general manager John Idzikha infatti dichiarato che il team guarderà anche ai quarterbacks nel prossimo draft. I Jets hanno la possibilità di pescare al draft (dove ci sono prospetti come Teddy
Bridgewater o Johnny Manziel), ma anche di fare una trade (Kirk Cousins), o di pescare nella free agency (dove ci saranno veterani come Josh McCown e Michael Vick).
Senza dimenticare Mark Sanchez, anche se probabilmente verrà tagliato. Chiaramente tutta l'organizzazione vuole che Smith abbia successo, perché ai Jets manca un franchise quarterback dall'epoca di Joe
Namath. Inoltre non avrebbe senso l'aver confermato l'head coach Rex Ryan, che per forza o per piacere si era legato a Smith in questo 2013, senza puntare sul quarterback. Ma ai Jets resta qualche dubbio: Smith è migliorato ma non ha prodotto nessun 300-yard games durante l'ultima positiva striscia di partite. Il suo passer rating è stato di 83.6 ed ha battuto due teams in crisi come Oakland
Raiders e Cleveland Browns, prima dell'exploit contro i Miami Dolphins. Inoltre non si possono dimenticare i 21 INTs. Però i Jets dovrebbero continuare a sviluppare Smith perché ha potenziale e perché il team lo ha utilizzato nel corso del 2013 e quindi ci sarebbero perplessità se ora dovessero fare a meno di lui e ricominciare da capo con un nuovo quarterback.Inoltre i Jets, pronti ad offrire a Ryan una estensione di contratto, fino al 2015, dovrebbero mantenere inalterato il coaching staff, almeno a livello offensivo, confermando l'offensive coordinator Marty Mornhinweg ed il quarterback coach David Lee che già hanno un anno di lavoro alle spalle con Smith.
Questo, mentre altri 7 assistant coaches, inclusi il defensive coordinator Dennis
Thurman e lo special-teams coach Ben Kotwica, hanno contratti in scadenza. Certo con la 18° scelta i Jets potrebbero pescare un altro quarterback nel draft, ma la soluzione più interessante potrebbe essere quella di sfruttare gli oltre $30 milioni di spazio sotto il tetto salariale per acquisire un No. 1/No. 2 quarterback pronto ad accettare il ruolo di backup e di valvola di sicurezza.
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mickhttp://www.blogger.com/profile/07622526767369598493noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2414702076106965570.post-28229316629654311552013-12-30T06:15:00.000-08:002013-12-30T06:15:09.141-08:00What's ahead<a href="http://1.bp.blogspot.com/-bn0Dl_RvqjM/UsF_ImSHO5I/AAAAAAAAHAM/VK2szlAaEd0/s1600/nfl_a_cromartie11_200x300.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-bn0Dl_RvqjM/UsF_ImSHO5I/AAAAAAAAHAM/VK2szlAaEd0/s1600/nfl_a_cromartie11_200x300.jpg" /></a> Battendo 20-7 i Dolphins nell'ultima partita stagionale, i New York Jets (8-8) hanno evitato di concludere due stagioni di seguito con record perdente, come accaduto nel 1995, hanno vinto due game di seguito per la prima volta in questo 2013 e, soprattutto, hanno distrutto i sogni di playoff di Miami. Tutto questo è stato sufficiente all'owner Woody Johnson ed al general manager
John Idzik per confermare l'had coach Rex Ryan anche per il 2014, nonostante tre stagioni consecutive senza presenze ai playoff. E' stato quindi riconosciuto il buon lavoro fatto da Ryan con un roster privo di stars ed il fatto che, diversamente dalle scorse due stagioni, i Jets abbiano finito in crescendo. Sarà ora interessante vedere se i Jets rinnoveranno il contratto di Ryan, che ha ancora un solo anno prima della scadenza. Non rinnovare il contratto dell'head coach potrebbe privarlo di potere nello spogliatoio e significherebbe giocare la prossima stagione sotto l'incudine di centrare i
playoff o andarsene. Di contro, prolungare il contratto potrebbe voler dire ripetere la storia del 2013, quando la sicurezza del posto ha prodotto una stagione piena di problemi. Il ritorno di Ryan è comunque un buon segno di continuità. Per la defense soprattutto, dato che Ryan è una delle migliori menti difensive della NFL. Ma anche per la offense, dato che la conferma dell'head coach significa probabilmente il ritorno assicurato per l'offensive coordinator
Marty Mornhinweg, che potrà così continuare il lavoro di sviluppo del quarterback Geno Smith, che ha mostrato miglioramenti nella parte finale della stagione. Certamente restano dei dubbi da risolvere, a partire proprio dal resto del coaching staff, con 7 assistant coaches che hanno il contratto in scadenza e con uno di loro, il linebackers coach Brian VanGorder, che andrà via quasi certamente per diventare defensive coordinator a Notre Dame. Se Ryan non riceverà un prolungamento di contratto, sarà in posizione di debolezza nel momento in cui vorrà cercare di convincere il suo staff a rimanere. Ma la più grande decisione che resta da prendere per i Jets riguarda la posizione di quarterback. Per prima cosa, bisognerà decidere se Smith è un vero No. 1 o se sarà necessario portare della competizione nel ruolo di quarterback nel prossimo training camp. Probabilmente l'idea migliore sarebbe quella di aggiungere a roster un veterano che sia un valido No. 2 ed una valvola di sicurezza. Il problema è che non ci sono tanti quarterback di questo tipo a disposizione. Cercare Kirk Cousins, come sostenuto da alcuni analisti, significherebbe pagare un prezzo elevato agli Washington Redskins per una trade.
Inoltre Cousins esce da questa stagione considerato materiale da starter e potrebbe quindi portare troppa pressione addosso a Smith se i Jets decidessero di continuare con l'ex West Virginia come indiscusso No. 1. Ci sarebbe Matt Schaub, ammesso che venga rilasciato dagli Houston Texans, che ha soltanto 32 anni e potrebbe servire, mentre Jay Cutler rischia di diventare troppo costoso, dovessero i Chicago Bears decidere di lasciarlo partire via free agency. L'idea di scegliere un prospetto al draft, tipo Johnny Manziel, non sembra percorribile, dato che così facendo il team si troverebbe ad utilizzare una prima scelta al draft per un quarterback, una stagione appena dopo aver utilizzato una scelta No. 2 per Smith. Dovranno essere poi rifirmati alcuni free agents, a cominciare dal right tackle Austin Howard e dal kicker Nick Folk e ne andranno valutati altri come il linebacker Calvin Pace e la guardia Willie Colon. Questa offseason non mancheranno i soldi al team, con alcuni veterani come
Darrelle Revis, Santonio Holmes e Antonio Cromartie che sranno probabilmente rilasciati.mickhttp://www.blogger.com/profile/07622526767369598493noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2414702076106965570.post-87870754741495236372013-12-24T03:08:00.000-08:002013-12-24T03:08:01.283-08:00Problema di continuità<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-Lnaa6WZjhvw/UrlrAzDm7DI/AAAAAAAAG_M/UybOyxQqgBg/s1600/nfl_a_mornhinweg_wm_300.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-Lnaa6WZjhvw/UrlrAzDm7DI/AAAAAAAAG_M/UybOyxQqgBg/s1600/nfl_a_mornhinweg_wm_300.jpg" /></a></div>
Ogni rookie quarterback nella NFL deve fare esperienza ed ogni week della stagione serve a questo. E' quello che ha fatto il rookie quarterback Geno Smith in questa regular season 2013. Indipendentemente dalle sue performances, Smith ha visto ogni settimana nuove defenses, nuovi blitz
packages e si è dovuto adattare ad ogni situazione, diversa da game a game.
A volte Smith ci è riuscito, come ha fatto domenica nella vittoria per 24-13 sui Browns, mentre altre vole non è stato in grado di adattarsi alle esigenze del game, non aiutando i
Jets con il suo gioco.
Nel fare questo, Smith ha potuto contare sull'offensive coordinator Marty Mornhinweg e sul quarterbacks coach David Lee. Entrambi sono coach esperti e preparati. Per questo le insistenti voci su un licenziamento di Rex Ryan al termine di questa stagione potrebbero essere un ulteriore problema per Smith. Ammesso che un eventuale nuovo head coach volesse continuare con Smith sotto il centro, quale sarebbe la fine dei due allenatori? Ci sono probabilità che possano essere rimpiazzati, negando a Smith quella continuità che sarebbe invece utile alla sua crescita.
Se Ryan venisse licenziato, al termine della terza stagione consecutiva senza game giocati nella postseason, un nuovo head coach potrebbe portare un nuovo staff. Per Mornhinweg e Lee si tratterebbe di un licenziamento dopo soltanto una stagione con il team. Eppure il duo di allenatori ha fatto un discreto lavoro con
Smith, il cui livello inziale di gioco, tutto sommato, è stato abbastanza buono da portare i Jets a 3-2. Tuttavia, dopo un mese di regular season il gioco di Smith è peggiorato ed i Jets hanno prodotto una striscia da 2-5 con tre sconfitte consecutive dopo il bye week, subite contro Buffalo, Baltimore e Miami. Durante questa striscia negativa il play calling è stato troppo conservativo, con i suoi allenatori che avevano come obiettivo quello di ridurre i turnovers del quarterback, finendo però per far diventare la offense troppo
prevedibile. Nelle ultime tre week, i Jets sono però 2-1, con Smith che ha mostrato qualcosa del suo primo mese non appena Marty Mornhinweg ha dato al quarterback la libertà di correre quando lo riteneva opportuno e lo ha aiutato chiamando più rollouts e read-option. I Jets (7-8) chiuderanno la stagione cercando di annullare le chances di postseason dei
Dolphins. Subito dopo, l'owner Woody Johnson ed il
general manager John Idzik faranno probabilmente sapere le loro intenzioni con Ryan, cui resta un altro anno di contratto. Smith potrebbe beneficiare di un'altra stagione con Mornhinwege e Lee. Che la stagione di Ryan venga giudicata buona o meno per restare, e <a href="http://mmqb.si.com/2013/12/23/peyton-manning-cam-newton-week-16/5/">Peter King</a> di Sportsillustrated ritiene che lo sia stata, i due allenatori hanno meritato di poter continuare nel 2014. Anche se ci sono certamente altri offensive coordinator o quarterback coach in grado di lavorare bene, cominciare con una certa continuità il lavoro per il 2014 potrebbe essere un toccasana per il team.mickhttp://www.blogger.com/profile/07622526767369598493noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2414702076106965570.post-44958099964782158332013-12-18T12:24:00.000-08:002013-12-18T12:24:01.138-08:00Non così special<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-jpz1D2KxW3g/UrIEF_hHOAI/AAAAAAAAG-s/2hS4EIdHb08/s1600/nfl_u_saintsts_300x300.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-jpz1D2KxW3g/UrIEF_hHOAI/AAAAAAAAG-s/2hS4EIdHb08/s1600/nfl_u_saintsts_300x300.jpg" /></a></div>
E' stata una settimana particolare per gli special teams delle squadre NFL. Il punter dei Bengals, Kevin Huber, si è rotto la mascella e ha subito anche l'incrinazione di una vertebra dopo un colpo, giudicato vizioso dal capo degli arbitri NFL Dean Blandino, ricevuto dal linebacker degli Steelers, Terence Garvin, durante il game perso da Cincinnati per 30-20. Il colpo non soltanto non è stato sanzionato dagli arbitri in campo, ma ha anche aperto uno spazio nel centro del campo che ha permesso al punt returner degli Steelers, Antonio Brown, di riportare la palla in meta per un 67-yard touchdown. Meglio è andata al kicker di Baltimore, Justin Tucker, nominato AFC Special Teams Player of the Week dopo aver realizzato 6
field goals, incluso quello da 61-yard che ha permesso ai Ravens di battere 18-16 i Detroit Lions. Tucker era già stato nominato player of the week nello Week 10, quando realizzò il field goal vincente da 46-yard contro Cininnati e nello Week 12, dove Tucker realizzò 4 field goals, incluso uno da 53-yard, contro i New York Jets. Tucker era stato anche nominato AFC Special Teams Player of the Month di novembre.
Per un kicker agli onori della cronaca, un altro che perde il posto. L'head coach Sean Payton ha infatti deciso di rilasciare il kicker Garrett Hartley, che paga i 2 field goals sbagliati nella sconfitta che i New Orleans Saints hanno subito per 27-16 contro i St. Louis Rams domenica. I 2 errori a St. Louis, dalle 36 e dalle 26 yards, hanno portato il totale di Hartley a 6 negli ultimi 14 field-goal tentati.mickhttp://www.blogger.com/profile/07622526767369598493noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2414702076106965570.post-64146146121945497022013-12-10T09:06:00.001-08:002013-12-10T09:06:32.068-08:00Smith Watch<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-KQS--JndEZY/UqdJW3Bx2pI/AAAAAAAAG9U/Pxg_PBjgoA8/s1600/nfl_a_genosmith_ch_200x300.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-KQS--JndEZY/UqdJW3Bx2pI/AAAAAAAAG9U/Pxg_PBjgoA8/s1600/nfl_a_genosmith_ch_200x300.jpg" /></a></div>
Run, Geno, run...la vittoria dei New York Jets per 37-27 contro gli Oakland Raiders porta i
Jets (6-7) ad un game dai due teams che stanno lottando per la seconda AFC wild-card, cioè Baltimore Ravens e Miami Dolphins. Il rookie quarterback Geno Smith ha dimostrato anche contro i Raiders di saper almeno correre e lo ha fatto per 50 yards, incluso un 8-yard touchdown su una read-option. I Jets sono 4-0 quando Smith segna un rushing touchdown.
Intelligente è stato l'offensive coordinator Marty Mornhinweg a chiamare corse prestabilite e rollouts per il proprio quarterback. Per il primo game da un pò di tempo a questa parte, i Jets hanno concesso a Smith la possibilità di correre con continuità. Nel fare questo Smith si è anche esposto: i coaches non hanno apprezzato il suo entrare in contatto con Brandian Ross alla fine di una corsa da 32 yards, invece di finire fuori dal campo come sarebbe stato più logico fare. Ma Smith ha mostrato finalmente qualcosa anche con il braccio, lanciando un 25-yard touchdown pass a Jeremy Kerley nel primo quarto, a conclusione di un drive da 58-yard. Certamente, Smith ha lanciato anche un INT ed un altro passes ha rischiato di fare la stessa fine, ma in generale il rookie ha fatto un buon lavoro nel muoversi fuori del pocket. I Jets, come detto, sono ora a 6-7, lo stesso numero di vittorie ottenute nella scorsa stagione. Se riusciranno a finire 7-9 o meglio, con un roster pineo di rookies, l'head coach Rex Ryan potrebbe guadagnare un rinnovo di contratto. I Raiders non rappresentano un grande banco di prova, ma i Jets non hanno mollato Ryan, ora a 40-37 in quattro e più stagioni.mickhttp://www.blogger.com/profile/07622526767369598493noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2414702076106965570.post-4744915271963778822013-12-09T11:00:00.002-08:002013-12-09T11:00:23.856-08:00Vicini alla fine<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-QELw0ruZBhI/UqYS3P75-PI/AAAAAAAAG9E/lhhv6RvWky4/s1600/nfl_g_rgiii_300x200.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-QELw0ruZBhI/UqYS3P75-PI/AAAAAAAAG9E/lhhv6RvWky4/s1600/nfl_g_rgiii_300x200.jpg" /></a></div>
Una stagione da 3-10 avrebbe di per sé messo Mike Shanahan in discussione come futuro head coach degli Washington Redskins. Ma la sconfitta 45-10 al FedEx contro i Kansas City Chiefs ed un <a href="http://espn.go.com/nfl/story/_/id/10101919/mike-shanahan-was-ready-quit-washington-redskins-2012-season">ESPN report</a> secondo cui Shanahan aveva già svuotato il suo ufficio durante i playoffs della scorsa stagione mettono Shanahan nella stessa condizione di Gary Kubiak, l'ex head coach degli Houston Texans che l'owner Bob McNair ha deciso di licenziare durante il viaggio di ritorno seguente la sconfitta contro Jacksonville che aveva portato Kubiak ad una striscia di 11 sconfitte consecutive. Al centro della questione, oltre la pessima stagione dei Redskins, i rapporti fra l'owner Dan Snyder e Shanahan. Lo stesso Shanahan è uscito dal Fed Ex Field alle 5:20 p.m. ET come coach di Washington.
Quanto a lungo rimarrà al suo posto è una questione diversa. Snyder deve prendere una decisione. Potrebbe licenziare subito Shanahan e metterlo così in corsa per il posto vacante a Houston. Se Shanahan finisse a Houston, Snyder potrebbe risparmiare il salario dovuto all'head coach per il 2014. Oppure Snyder potrebbe aspettare la fine della stagione e chiedere a Shanahan di licenziare il figlio, l'offensive coordinator Kyle Shanahan, sperando che Mike poi si dimetta. Shanahan rimprovera a Snyder il fatto di aver creato una atmosfera malsana nello spogliatoio a causa dell'eccessiva importanza che l'owner avrebbe dato al quarterback Robert Griffin III a discapito del resto della squadra, creando così malcontento nel team. Ci sono voci secondo le quali Snyder avrebbe regolarmente messo a disposizione le sue guardie del corpo per accompagnare Griffin o il suo autista per portare l'allora findazata ed ora moglie di
Griffin alle partite in trasferta. Shanahan ha un anno ancora di contratto. Snyder deciderà di licenziare Shanahan? Le prossime ore potrebbero chiarire la situazione.mickhttp://www.blogger.com/profile/07622526767369598493noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2414702076106965570.post-19998057450069473592013-12-06T12:45:00.000-08:002013-12-06T12:45:18.616-08:00Esami per Monte Kiffin<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-1UYrO7Ly7bs/UqI2tIIdqyI/AAAAAAAAG80/QglVevXwCu8/s1600/index.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-1UYrO7Ly7bs/UqI2tIIdqyI/AAAAAAAAG80/QglVevXwCu8/s1600/index.jpg" /></a></div>
Dicembre non è soltanto il mese in cui il quarterback Tony Romo dovrà dimostrare abilità nel riuscire a portare il suo team ai playoffs ponendo fine agli ultimi fallimenti di una franchigia che si è sbriciolata spesso nell'ultimo mese della regular season. Dicembre sarà soprattutto un sondaggio sul defensive coordinator Monte Kiffin.
Quando Kiffin è arrivato nell'ultima offseason, il suo compito era quello di semplificare la defense, ritenuta troppo complessa, di Rob Ryan e di cambiare allineamento passando dalla 3-4 alla 4-3. La volontà era di trasformare la defense dei Cowboys in una riedizione della Tampa 2 utilizzata in passato da Kiffin.
In realtà, di quello schema si è visto poco, con Kiffin che ha preferito puntare sulle abilità dei cornerbacks Brandon Carr, Orlando Scandrick e Morris Claiborne favorendo una man-to-man coverage.
Come è andata? Se guardiamo alle statistiche, la defense è stata uno dei punti deboli della stagione dei Cowboys visto che, come total defense, Dallas è ultima nella NFL a 4 weeks dalla fine. I Cowboys sono 31° contro i passaggi e 27° contro le corse. Però la defense ha forzato 25 turnovers, meglio dei 13 prodotti allo stesso punto nella scorsa stagione. Come valutare quindi il lavoro di Kiffin? Una defense è valutata in base alle yards concesse o in base ai palloni conquistati e restituiti alla propria offense? Alla fine della stagione il contratto di Kiffin terminerà e l'owner/general
manager Jerry Jones dovrà prendere una decisione. Indipendentemente da quello che uno può pensare, questo mese finale di regular season rischia di diventare una audizione per il futuro di Kiffin. Il ritorno del middle linebacker Sean Lee aiuterà.mickhttp://www.blogger.com/profile/07622526767369598493noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2414702076106965570.post-75908965761350752052013-12-02T12:34:00.002-08:002013-12-02T12:34:30.842-08:00Rex Ryan deve scegliere<a href="http://1.bp.blogspot.com/-Uq75p0qZa8c/UpzuBLw7I-I/AAAAAAAAG8k/uwvCTKl0CR8/s1600/index.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-Uq75p0qZa8c/UpzuBLw7I-I/AAAAAAAAG8k/uwvCTKl0CR8/s1600/index.jpg" /></a>Non parliamo di playoffs. Non ora. Non dopo l'ennesima brutta figura che fa domandare ai media americani se i New York Jets torneranno a vincere un altro game. Nonostante siano soltanto un game dietro Dolphins (6-6) e Baltimore Ravens (6-6) per l'ultima wild-card, dopo 3 sconfitte consecutive, scesi a 5-7, i Jets sembrano collassati nello spazio di 14 giorni e nubi oscure si sono alzate sul futuro dell'head coach Rex Ryan. Non tutta la colpa è di Ryan, ma chi volete che paghi per risultati del genere, con i Jets che hanno la peggior situazione a quarterback dal 2005, dall'epoca di Brooks Bollinger? Che finiscano 5-11 o 6-10, Ryan è nei guai. La sconfitta 23-3 subita contro i Miami Dolphins al MetLife Stadium è stata una delle peggiori performance offerte dai Jets in questo 2013. E pensare che soltanto 3 settimane fa, dopo la vittoria sui New Orleans Saints, i Jets erano 5-4, con speranze di post-season.
Ryan era un possibile Coach of the Year dopo aver ricostruito un team che era riuscito ad attraversare apparentemente indenne gli ups and downs di Geno Smith. Ora restano soltanto i downs. Dopo un 4-10 per 29 yards ed un INT, Ryan non ha potuto fare a meno di mettere Smith sulla sideline, con il game a 6-0, dando al backup Matt Simms la sua chance. La prestazione di Smith nel primo tempo è stato abbastanza per convicere Ryan e l'offensive coordinator Marty Mornhinweg a cambiare quarterback. Ma Simms non è riuscito a sfruttare l'opportunità. Che fare ora? Riproporre Smith facendo del finale di stagione una audizione per valutare le sue chances di essere il quarterback del 2014 o provare ancora Simms? O cercare la mossa della disperazione, sperando che David Garrard ritrovi la forma delle passate stagioni? Certo, Ryan merita alcune critiche per come ha gestito la situazione a quarterback, contribuendo all'infortunio dell'ex starter Mark Sanchez in un inutile 4° quarto di un preseason game, ma siamo sicuri che le cose sarebbero andate meglio con l'ex USC sotto il centro? Certamente un Sanchez sano avrebbe potuto dare a Smith il tempo necessario per imparare senza essere costretto ad improvvisarsi subito come starter. Quel che resta ora a Ryan è una no-win situation. Dopo aver mostrato braccio e gambe per una parte della stagione, è presto per cedere su Smith ma il rookie ha forse bisogno bisogno di riposo, di sedersi e di imparare qualcosa dalla sideline, dopo aver dimostrato di non essere ancora totalmente pronto. Neanche Simms sembra pronto, anche se ha braccio, mentre Garrard, 35 anni, ha problemi ad un ginocchio e non ha giocato dal 2010. Dall'altro lato del campo la situazione non è migliore. Le ultime quattro sconfitte dei Jets sono state per 40, 23, 16 e 20 punti. Contro i Dolphins, i Jets hanno permesso alla 28° offense della NFL di mettere insieme 453 total yards. La continuità è un problema. I Jets possono battere Tom Brady e Drew Brees, ma perdono contro Ryan Tannehill? I Jets finiranno la stagione contro Oakland Raiders, Carolina Panthers, Cleveland Browns ed ancora Dolphins. Di quante vittorie avrà bisogno Ryan per salvare il posto?mickhttp://www.blogger.com/profile/07622526767369598493noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2414702076106965570.post-3171509617999987992013-11-25T05:47:00.000-08:002013-11-25T05:47:06.061-08:00Quel quarterback preso al draft<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-nAEHI5kBFCI/UpNUyOfVikI/AAAAAAAAG8U/UaNiuid4e3M/s1600/nfl_a_smith_b6_300x300.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-nAEHI5kBFCI/UpNUyOfVikI/AAAAAAAAG8U/UaNiuid4e3M/s1600/nfl_a_smith_b6_300x300.jpg" /></a></div>
I New York Jets perdono 19-3 contro i Baltimore Ravens dopo l'ennesima prova opaca del proprio quarterback. Il rookie
Geno Smith commette altri tre turnovers, portando il suo totale stagionale a 23 e completa soltanto 9 su 22 passes per 127 yards. Dopo il match, l'head coach Rex Ryan ha rifiutato di confermare che Smith resterà lo starter nella prossima partita. Questo non vuol dire che Smith verrà messo sulla sideline. Ma certamente il supporto che il rookie ha al momento fra coaching staff e compagni è ai minimi storici, dopo il solo touchdown pass prodotto, a fronte di 10 INTs, negli ultimi 6 games. I Jets, a 5-6, sono ancora in corsa per la post-season ma hanno dimostrato di voler costruire una offense non basandosi più soltanto sulle qualità di Smith. Contro Baltimore, l'offensive coordinator Marty Mornhinweg ha cercato di muovere il pallone senza un quarterback. Nel primo quarto c'è stato un ricorso massiccio alla Wildcat. I Jets hanno utilizzato la Wildcat in 4 dei primi 11 snaps, compreso un completo di Josh Cribbs da
13-yard allo stesso Smith ed hanno corso un totale di 8
Wildcat plays, dimostrando la volontà di voler ridurre al minimo l'utilizzo di Smith, per paura dei suoi errori. La offense ha prodotto soltanto un touchdown negli ultimi 31 drives com Smith come quarterback. Il problema è che non ci sono alternative. Il backup di Smith è l'inesperto Matt Simms. Affidarsi a Simms potrebbe essere un rischio e Ryan non sta guidando un team partito con l'idea di passare un anno di ricostruzione ma sta giocando per i playoffs e per il proprio futuro. Fatto è che i Jets hanno prodotto soltanto 199 total yards con la offense e sono stati 1-12 in situazioni da terzo down. Smith ha completato, nei primi 54 minuti di partita, soltanto quattro passes per 42
yards. Ha aggiunto altri 2 INTs al suo totale di 18 ed il suo passer rating è stato di 14.7, appena una settimana dopo il minimo di 10.1.
Molti fans vorrebbero Simms ma questo significherebbe anche ammettere di aver sbagliato nello scegliere Smith al draft.
mickhttp://www.blogger.com/profile/07622526767369598493noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2414702076106965570.post-15647655021064119672013-11-17T06:05:00.000-08:002013-11-17T06:05:23.357-08:00Comunque vada...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-vTM8RRnQBWs/UojNFIQaSCI/AAAAAAAAG7k/AKwEJ_Y0phY/s1600/ny_g_rex9_cr_203x114.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-vTM8RRnQBWs/UojNFIQaSCI/AAAAAAAAG7k/AKwEJ_Y0phY/s1600/ny_g_rex9_cr_203x114.jpg" /></a></div>
A poche ore dal match contro i Buffalo Bills, indipendentmente da come finirà, Rex Ryan ha reso i New York Jets un team ancora rilevante. I Jets sono infatti playoff contender. Tutto questo, con un rookie quarterback e dopo aver battuto New England Patriots, Atlanta Falcons e New Orleans Saints fra gli altri. Chi avrebbe immaginato un risultato simile dopo la soap opera Tim Tebow e dopo la decisione di Ryan di far giocare il quarterback Mark Sanchez
dietro gli offensive linemen di riserva, in un
preseason game di nessuna importanza, con il risultato di vedere il proprio starting quarterback infortunato per la stagione? Anche così, con un rookie sotto il centro, i Jets sono 5-4, prima di affrontare una Buffalo a 3-7.L'owner Woody Johnson ed il general manager John Idzik potrebbero quindi pensare all'impensabile...dare un prolungamento di contratto a Ryan. L'head coach, vicino al licenziamento soltanto alcuni mesi fa, è giovane, conosce bene come allenare una defense ed avrà a disposizione una valida defensive line che potrebbe costituire l'ossatura dei Jets per le prossime stagioni. E' abbastanza per prolungare un contratto in scadenza nel 2014? Calma. Anche se alcuni analisti spingono in questa direzione, la stagione deve ancora finire. Riusciranno i Jets a centrare i playoffs? Come valutare la stagione del quarterback Geno Smith, cresciuto sotto la guida dell'offensive coordinator Marty Mornhinweg, ma ancora passibile di errori tipici da rookie? Sicuramente New York è in corsa per una AFC wild card ed ha una seconda parte di stagione che prevede soltanto una sfida con un team -- i Carolina Panthers -- con attualmente un record vincente. Ma è ancora presto per valutare Ryan. Comunque vada, il solo fatto che l'head coach abbia fatto balenare a Johnson e a i media di New York la possibilità di un prolungamento, per come era iniziata la stagione, può essere considerato già un successo.mickhttp://www.blogger.com/profile/07622526767369598493noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2414702076106965570.post-1271314346776957082013-11-05T09:29:00.002-08:002013-11-05T09:29:38.794-08:00Aaron Rodgers fuori per probabili tre settimane<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-wkedudJAwCk/Unkqj6qOSaI/AAAAAAAAG60/ZTDCKS-8P7Y/s1600/nfl_a_wallace_s_300x200.jpg.gif" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-wkedudJAwCk/Unkqj6qOSaI/AAAAAAAAG60/ZTDCKS-8P7Y/s1600/nfl_a_wallace_s_300x200.jpg.gif" /></a></div>
Aaron Rodgers potrebbe restar fuori tre settimane dopo gli iniziali tests seguenti l'infortunio che ha costretto il quarterback dei Green Bay Packers a lasciare il campo durante l'ultimo Monday night, perso 27-20 contro i Chicago Bears. Green Bay (5-3) è ora stata raggiunta da Chicago e dai Detroit Lions al top della NFC North. L'infortunio di Rodgers si aggiunge agli altrettanto pesanti problemi fisici occorsi in stagione al Pro Bowl linebacker Clay Matthews, al wide receiver Randall Cobb ed al tight end Jermichael Finley. Riuscirà Green Bay a sopravvivere senza Rodgers? Difficile dirlo. I Packers dovrebbero prendere spunto dai Pittsburgh Steelers del 1976 e dai New York Giants del 1990, entrambe le squadre senza il loro starting quarterback per lunghi periodi della stagione ma antrambe abili a raggiungere il Super Bowl. Ora, il backup quarterback Seneca Wallace, che non ha vinto un game come starter dal 3 ottobre del 2010, quando portò i Cleveland Browns ad imporsi contro i Cincinnati Bengals, ha dimostrato di essere arrugginito, finendo il game con un 11-19 per 114 yards, con 1 INT e 0 touchdowns. Ma il suo record di 6-15 come starter è stato fatto alla guida di team certamente peggiori dei pur problematici Packers del 2013. Senza Rodgers, i Packers possono infatti ancora contare su un un running game che vede Eddy Lacy come uno dei migliori corridori della NFL da quando è tornato nello Week 5 dopo la commozione cerebrale che lo aveva tenuto fuori fino ad allora. Certamente la offense potrebbe diventare più prevedibile con Wallace, dato che le defense avversarie daranno meno credito all'ex Browns, nel caso in cui questi venisse confermato come quarterback. Inoltre, i prossimi tre avversari dei Packers, cioè Philadelphia Eagles, New York Giants e Minnesota Vikings, non sono così malleabili come invece il loro record totale di 7-18 potrebbe far credere. A parte i Vikings, infatti, sia Eagles che Giants sembrano in crescita. La buona notizia per Green Bay è che due di questi tre games saranno giocati al Lambeau Field.
mickhttp://www.blogger.com/profile/07622526767369598493noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2414702076106965570.post-54211197562175178762013-11-03T04:13:00.001-08:002013-11-03T04:16:43.919-08:00Chip Kelly, Pat Shurmur e la offense degli Eagles...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-JtPTcmqPp40/UnY9yrzyWYI/AAAAAAAAG6U/P45H5lVOdrc/s1600/nfl_u_shurmur_p_600_200.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-JtPTcmqPp40/UnY9yrzyWYI/AAAAAAAAG6U/P45H5lVOdrc/s1600/nfl_u_shurmur_p_600_200.jpg" /></a></div>
La stagione 2013 era cominciata bene per la offense dei Philadelphia Eagles, il secondo team nella storia NFL a raggiungere 1,000 o più
passing yards e 750 o più rushing yards nei primi quattro games della stagione. Ma da quel punto in poi,
la offense di Chip Kelly, che doveva 'spaccare' la NFL, ha avuto diversi problemi. Gli Eagles hanno avuto 25 possessi offensivi negli ultimi due games, contro Dallas e New York Giants. Il risultato? Gli Eagles non sono riusciti a segnare neanche un offensive touchdown ed hanno prodotto una media di meno di 4 yards per offensive play in entrambi i games. Di chi la colpa, dei coaches o dei giocatori? La risposta sta nel mezzo. L'infortunio a Michael Vick ha privato Kelly del miglior quarterback a roster per correre il proprio sistema. Tuttavia, l'offensive coordinator Pat Shurmur ha dichiarato che i problemi della offense non sono imputabili alla sola assenza di Vick. Certamente il running back LeSean McCoy è riuscito a correre 116 yards contro Tampa con Nick Foles come quarterback. Ma era contro Tampa...contro i Giants, ad esempio, McCoy ha messo insieme soltanto 48 yards in 15 portate. In quattro degli ultimi cinque games, McCoy ha prodotto meno di 80 rushing yards. Questo running game non aiuta il passing game. La linea dovrebbe bloccare meglio. Dopo otto partite, gli Eagles sono 3-5 e, nelle ultime due sconfitte, la offense ha prodotto una media di 239 total yards e 5.0 points per
game, a confronto con le 449.8 yards e 27.7 punti di media segnati nelle prime sei weeks della stagione. Tutti e tre i quarterbacks a roster, Vick, Foles ed il rookie Matt Barkley, si sono alternati sotto il centro e questo ha prodotto instabilità. Ma secondo la stampa americana, anche Kelly ha commesso alcuni errori. Lanciare ripetutamente in situazioni di goal-to-go o sprecare timeouts quando non necessario o non aggiustare il game plan a metà partita sono alcune fra le leggerezze commesse da Kelly. Contro Dallas, Kelly ha optato per un field goal da 60-yard mentre, nell'ultima partita contro i Giants, ha scelto di giocare un quarto-e-10 con Barkley come quarterback invece di provare un calcio da 50-yard. Tutti questi problemi nella offense sono colpa degli infortuni a quarterback
e delle sbagliate esecuzioni dei plays da parte dei giocatori oppure Kelly non ha ancora capito che non ha a disposizione un quarterback e dei giocatori per correre la sua offense nella NFL? Addossare la colpa a Kelly è sin troppo facile. Certamente, come ricordato, Kelly ha commesso delle leggerezze. Ma è sempre un rookie head coach. Se non ci fossero stati gli infortuni a Vick, la offense avrebbe avuto quella continuità che è mancata. Kelly ha ereditato una situazione, a livello di personale, lontana dal suo ideale sistema. La sua up-tempo, hurry-up offense non è interamente sostenibile dal 53-man roster degli Eagles.Se non si vuole gridare al prossimo Bo Pelini o Steve Spurrier, bisogna mettere Kelly nelle condizioni migliori per correre la sua offense, che è anche il motivo per il quale è stato ingaggiato. Kelly non sembra un coach alla Don Shula, capace di alterare il proprio game plan in base al talento a disposizione nel
roster, ma il sistema di Kelly può ancora funzionare a livello pro, con un roster adatto. La offense mostrata dagli Eagles negli ultimi due games ha purtroppo visto Foles come largamente responsabile della scarsa produzione. La stagione non è ancora finita e le somme non possono essere già tirate a questo punto. E certamente Kelly ha diritto ad almeno un altro paio di stagioni, nelle quali aggiustare il roster, prima che un giudizio sulla sua esperienza in NFL possa essere tracciato.mickhttp://www.blogger.com/profile/07622526767369598493noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2414702076106965570.post-39982150726867161332013-10-24T09:13:00.000-07:002013-10-24T09:13:06.829-07:00Sam Bradford, Brett Favre e i Rams...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/--sDqO3VmuCM/UmlGdbL-eBI/AAAAAAAAG44/doUCVwJcQ10/s1600/nfl_u_favre_d1_200x300.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/--sDqO3VmuCM/UmlGdbL-eBI/AAAAAAAAG44/doUCVwJcQ10/s1600/nfl_u_favre_d1_200x300.jpg" /></a></div>
Per molti, il quarterback è la posizione più importante nel football. Di solito non si vince senza un buon starting quarterback. Questa stagione, molti teams hanno visto come è difficile vincere anche senza un buon backup. Infortuni e decisioni rischiose su come assemblare i roster hanno portato molte squadre a cercare nuovi quarterbacks, durante la stagione, al di fuori delle proprie organizzazioni. Nonostante i rischi che le nuove offenses ed i sacks portano alla salute dei passers, ben 14 teams hanno iniziato la stagione con soltanto 2
quarterbacks fra i 53 uomini a roster. E ben 15 teams hanno deciso di risparmiare andando con backups che avevano 2 o meno vittorie nel proprio carniere. Gli infortuni stanno mettendo a dura prova queste scelte. I Buffalo Bills hanno aperto la stagione con due rookies, EJ Manuel e Jeff Tuel, come unici quarterbacks nel roster. Manuel si è infortunato al ginocchio e
Tuel, un undrafted rookie, ha dimostrato di non essere ancora pronto. Così i Bills sono stati costretti ad aggiungere Thad Lewis dalla practice squad e, poi, a firmare anche Matt Flynn come valvola di sicurezza. I New York Jets, con l'infortunio a Mark Sanchez e con il rookie Geno Smith come starter, sono dovuti ricorrere al veterano David Garrard. Jay Cutler a Chicago, Michael Vick e Nick Foles a Philadelphia sono stati altri casi recenti di quarterbacks infortunati. Brandon Weeden ha subito due infortuni alla guida dei Cleveland Browns. Anche i St. Louis Rams rischiano la stagione, dopo aver perso Sam Bradford nello Week 7. A roster restava soltanto Kellen Clemens come backup. Anche se Clemens conosce bene il sistema dell'offensive coordinator Brian Schottenheimer, i Rams hanno dovuto aggiungere Brady Quinn a roster e Austin Davis nella practice squad. La situazione è talmente disperata che, secondo <a href="http://espn.go.com/nfl/story/_/id/9871023/st-louis-rams-even-called-brett-favre-replace-sam-bradford">Adam Schefter di ESPN.com</a>, il team ha contattato Brett Favre chiedendo al 44enne ritirato quarterback se potesse essere interessato a giocare il resto della stagione nei Rams. Fra l'altro Davis, come Favre, ha giocato alla University of Southern Mississippi e ha lo stesso agente in Bus Cook. Questo rumor ripoterà i Rams al centro dell'attenzione dopo che, a seguito dell'infortunio di Bradford, la franchigia era stata accostata ad altri quarterbacks che attirano l'attenzione della stampa, come Tim Tebow e Vince Young.
Ma la scelta di Favre avrebbe avuto senso? A questo punto, Favre non sarebbe un grande upgrade rispetto a Clemens, anche se l'ex Green Bay ha giocato sotto Brian Schottenheimer nei New York Jets durante il 2008. Ed è vero che
Favre avrebbe portato esperienza al più giovane gruppo di wide receivers della NFL. Ma andiamo, la scelta di Favre sarebbe quella che gli Americani chiamerebbero panic movement. Forse i Rams potevano cercare una trade che portasse qualcuno attualmente più preparato di Davis e Quinn, o forse potevano andare proprio su Tebow e Young...oppure cercare un veterano come backup di Clemens mentre provano l'ex Jets come starter. Quello che sembra scontato è che, per la prima volta dal 2010, i Rams e l'head coach Jeff Fisher dovranno scegliere se andare con un nuovo quarterback o se affidare a Bradford il ruolo di starting quarterback anche nel 2014.mickhttp://www.blogger.com/profile/07622526767369598493noreply@blogger.com0